“Tornare a casa": il nuovo libro di fra Roberto Fusco

Presentato a Roma, alla libreria San Paolo, il manuale di spiritualità di fra Roberto Fusco. Un viaggio al cuore di noi stessi, un viaggio verso Dio. Il volume edito dalla San Paolo

Eugenio Murrali - Città del Vaticano

Un libro che mira all’ “unificazione di noi stessi”, perché tutti camminiamo su strade parallele, ma tornare a casa permette a queste strade di unirsi. Così don Giancarlo Rocca – direttore del Dizionario Istituti di Perfezione - SSP – descrive il libro di fra Roberto Fusco, “una specie di corso di esercizi spirituali”. Sollecitato dalle domande di fra Paolo Crivelli – Superiore Generale della Fraternità di Betania – l’autore ha spiegato il suo intento: aiutare a vivere un’esperienza di Dio non nonostante la quotidianità, ma proprio a partire da essa.

Spesso si corre il rischio di pensare che Dio sia altrove, per questo Fusco ha pensato a un manuale di spiritualità da provare nelle esperienze di tutti i giorni.

Ritrovare la casa

Siamo sempre insoddisfatti, frustrati, stanchi della vita, perché ci troviamo a vivere, tante volte, in un motel anonimo, quando invece avremmo una casa bellissima. Questa casa è il nostro cuore, non solo sede del sentimento, ma luogo intimo dell’incontro con Dio.

Per tornare a casa dobbiamo trovare lo “sguardo contemplativo”, anche in quest’epoca di intimità pubblica, per recuperare uno spazio perduto dove entra soltanto il Padre, un luogo in cui essere quello che siamo.

L'esperienza della crisi

L’esperienza della crisi è una tappa fondamentale nel nostro percorso verso casa. E’ lì che sperimentiamo l’autenticità. Bisogna avere il coraggio di stare dentro la crisi, non avere paura che essa voglia toglierci qualcosa.

Solitudine e alterità

Al di là della solitudine, spiega l'autore, c’è anche necessità dell’incontro con l’altro. Quando viviamo una vera relazione all’inizio tutto è molto bello, ma quando essa diventa autentica viviamo un processo di verità fondamentale, ci rendiamo conto di essere una persona che ha bisogno degli altri. Allora scopriremo che ci sono persone che ci accolgono come siamo. Tornare a casa significa lasciarsi ferire da questa relazione, perché da quella ferita nasca una benedizione.

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06 luglio 2018, 20:34