Il dolore dei giovani per la morte di due loro coetanei Il dolore dei giovani per la morte di due loro coetanei 

Gaza: popolazione stremata per chiusura dei valichi tra Egitto e Israele

Situazione disperata nella Striscia di Gaza. Sempre più scarsi i beni di prima necessità. Precluso anche il rifornimento dei carburanti. La preoccupazione del parroco di Gaza Mario da Silva

Paola Simonetti – Città del Vaticano

La situazione si è ancor più aggravata quando l'Egitto ha chiuso a sorpresa il valico di Rafah, dopo che Israele ha inasprito la chiusura di quello commerciale di Kerem Shalom: precluso dunque fino a domenica l’ingresso dei combustibili, in un contesto dove già scarseggiamo in modo drammatico cibo, medicine, beni essenziali e dove i dipendenti pubblici, ha denunciato il parroco di Gaza, Mario da Silva, non ricevono lo stipendio da mesi. “Il problema c’è ormai da tempo – commenta il parroco –. La mancanza di cibo è ora uno dei più gravi problemi. La popolazione è preoccupata”. A rendere più difficile lo scenario la mancanza di elettricità: “Al momento garantite- aggiunge il parroco- solo 4 ore di energia elettrica al giorno, nelle quali vi è anche un’interruzione di mezz’ora”. Intanto non si ferma la violenza: da quattro giorni da Gaza vengono lanciati razzi verso Israele che in risposta bombarda la zona, provocando diverse vittime. “Di una guerra non abbiamo bisogno. Le persone sono disperate e quando ciò accade, il peggio è dietro l’angolo”.

Ascolta l'intervista a padre Mario da Silva

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17 luglio 2018, 13:23