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Il Pakistan al voto Il Pakistan al voto 

Attentato in Pakistan: almeno 30 morti

Un kamikaze si è fatto esplodere davanti un seggio elettorale, il Paese è al voto per rinnovare il Parlamento

Alessandro Guarasci - Città del Vaticano


Il sedicente Stato Islamico ha rivendicato l'attacco suicida di questa mattina davanti a un seggio elettorale di Quetta, in Pakistan. Nell’attacco sarebbero morte almeno 30 persone. "Un attentatore kamikaze con indosso un giubbotto esplosivo ha colpito un seggio" a Quetta, ha riferito l’organizzazione jihadista attraverso 'Amaq', il suo organo di propaganda.

In precedenza, sempre nella turbolenta provincia del Balucistan, un agente è rimasto ucciso in un attacco con una granata contro un seggio nel villaggio di Koshk, mentre tre persone sono rimaste ferite in un'esplosione avvenuta all'esterno di un seggio a Larkana, nel centro del Paese.

I 106 milioni di cittadini sono chiamati alle urne per scegliere i 272 membri del Parlamento. Tre i candidati uccisi questo mese. Dunque, queste consultazioni elettorali si svolgono in un clima di forte tensione. La conferenza episcopale condivide il desiderio di ogni cittadino pachistano che le “elezioni siano trasparenti, che ogni passo del processo elettorale possa essere compreso con facilità e che gli scrutini siano pubblici per tutti”. Il Pakistan “vuole un cambiamento”, vuole il “progresso”, vuole “l’armonia nazionale e internazionale” che passa innanzitutto per il contrasto alla corruzione e al nepotismo dilagante in politica

La sfida, concordano gli osservatori locali, è ristretta a tre partiti: la Lega Musulmana del Pakistan, che rischia però di essere penalizzata dalla recente condanna per corruzione che ha colpito l'ex premier Nawaz Sharif, il Partito Popolare Pakistano dei Bhutto e il Movimento per la Giustizia del Pakistan, quest'ultimo guidato dall'ex campione di cricket Imran Khan. Per Emanuele Giordana “questa sarebbe la prima volta di un passaggio di consegne tra governi civili”. Per Giordana sul voto inciderà molto la vicenda di Nawaz Sharif che il 12 luglio scorso era stato tratto in arresto a Lahore, dove era atterrato da un volo proveniente da Londra.
 

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25 luglio 2018, 11:32