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Le operazioni di sbarco e identificazione nel porto di Valencia Le operazioni di sbarco e identificazione nel porto di Valencia  

A Valencia tutti sbarcati i 629 migranti dell’Aquarius

Si sono concluse le operazioni di sbarco dei migranti salvati nel Mediterraneo. La Spagna concede loro assistenza per almeno un mese e mezzo

Luca Collodi e Marco Guerra – Città del Vaticano

Dopo una settimana di navigazione che ha lambito le coste della Sardegna, della Corsica e dell’isola di Maiorca, nella mattinata di questa domenica è arrivato nel porto di Valencia, in Spagna, il convoglio delle tre navi che si è diviso i migranti dell’Aquarius, la nave delle ong Sos Mediterranèe e Medici senza frontiere che a sua volta li aveva soccorsi nelle acque antistanti le coste libiche.

La macchina dell’accoglienza

Oltre 2500 persone, tra volontari della Croce Rossa spagnola, agenti della Guardia Civil, traduttori e operatori sanitari hanno preso parte alle operazioni di assistenza e riconoscimento delle 629 persone sbarcate. La Dattilo, della Guardia costiera italiana, è stata la prima nave ad attraccare intorno alle sei del mattino, poi, a distanza di circa tre ore una dall’altra, è stata la volta dell’Aquarius e infine dell’Orione della Marina militare italiana.

Ordine di Malta: migranti in Spagna per oltre un mese

“Gli arrivi sono stati scaglionati”, spiega a VaticanNews da Valencia Marianna Balfour, portavoce dell’Ordine di Malta, “per consentire le operazioni di sbarco nella massima sicurezza”.“Secondo le autorità,  i migranti potranno restare in Spagna per un periodo di almeno un mese e mezzo", ha aggiunto l’esponente dell’Ordine di Malta, "nel quale riceveranno i servizi di prima necessità. Ma dopo il periodo indicato dalle autorità spagnole è tutto da capire che cosa succederà ”.(Ascolta l'intervista di Luca Collodi a Marianna Balfour)

“Nel frattempo – ha proseguito - i bambini saranno aiutati con un piano di visite psicologiche. Le donne in stato di gravidanza potranno accedere ai servizi sanitari”.  La portavoce Balfour ha quindi evidenziato la presenza di personale sanitario dell’Ordine di Malta sulle navi della marina italiana. “Certo - conclude- come Ordine di Malta ci sembra che l’aspetto dell’accoglienza non può fermarsi esclusivamente al momento dell’emergenza e dell’arrivo”.

Il cardinale Canizares: diamo nostro benvenuto

Dal canto suo, il cardinale arcivescovo di Valencia, Antonio Canizares, che nei giorni scorsi è stato ricevuto da Papa Francesco, ha pronunciato parole di accoglienza: "Diamo tutto il nostro benvenuto, tutto l'aiuto senza limiti". Poi ha aggiunto: "Questo bussare alle coscienze, come è accaduto con la vicenda dell'Aquarius, deve portarci a mettere a punto soluzioni reali". L’arcivescovo di Valencia ha infine sottolineato che si devono "cercare soluzioni con i governi dei Paesi di origine ma anche con le politiche a livello mondiale, per evitare queste gravissime situazioni di ingiustizia, in cui le vittime sono costrette a lasciare i loro Paesi e finiscono in una situazione di schiavitù, nelle mani di corrotti e mafie".

Ancora polemiche in Europa

Intanto in Europa continuano le polemiche e il confronto serrato tra i governi sul tema dell’accoglienza dei migranti e della gestione dei flussi. "Il governo italiano promuoverà interventi di sviluppo in Africa, per arginare l'immigrazione verso l'Europa", ha detto il ministro dell'Interno italiano, Matteo Salvini, mentre in Germania l'omologo Horst Seehofer, preme sulla cancelliera, Angela Merkel, affinché trovi una soluzione europea sul controllo dei confini esterni dell’Ue.

 

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17 giugno 2018, 15:33