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Per i SS. Pietro e Paolo torna l’infiorata storica di Roma

Giunge all’ottava edizione l’evento riportato in auge dalla Pro loco di Roma Capitale, che quest’anno ospiterà 14 località legate alla tradizione delle infiorate che realizzeranno altrettanti quadri floreali con le tecniche più diverse

Roberta Barbi – Città del Vaticano

Petali di fiori, ma anche trucioli e segature di legno, perfino sale e zucchero colorati a mano: sono molte le tradizioni degli infioratori italiani che a partire da domani pomeriggio e per tutta la notte lavoreranno per rendere visibili a romani e turisti – dalle 9 del mattino del 29 giugno – i quadri floreali che anche quest’anno nel percorso tradizionale da via della Conciliazione all’ingresso di piazza San Pietro in piazza Pio XII contribuiranno a celebrare i Patroni della città eterna, i Santi Pietro e Paolo.

Un evento antico che oggi diventa “nazionale”

Quest’anno la kermesse curata dalla Pro loco di Roma Capitale vedrà la partecipazione di alcuni Comuni in cui sopravvive la tradizione delle infiorate, che dal nord al sud s’incontreranno – artisticamente e non solo - proprio a Roma. Il tradizionale evento che accompagna la Santa Messa e l’Angelus di Papa Francesco, quest’anno è stato anche inserito tra gli eventi nazionali dell’Unione delle pro loco d’Italia. La tradizione delle infiorate, infatti, nacque proprio nella città eterna per invenzione di Gian Lorenzo Bernini che realizzò la prima nel lontano 1625, proprio per la festa dei SS. Pietro e Paolo: un’usanza che la Pro Loco di Roma ha voluto saggiamente recuperare.

Tra le opere molti ritratti dei Pontefici del passato

Molti i soggetti ritratti, tra cui diversi tra i Papi precedenti, come anticipa Mauro Abbondanza, direttore della comunicazione della Pro loco di Roma (ascolta la sua intervista): “Abbiamo scelto questo tema democraticamente – scherza – ci saranno molti ritratti di San Giovanni Paolo II, uno addirittura di Celestino V e qualcuno di Paolo VI, nell’anno della sua canonizzazione”. Non mancheranno, inoltre, le rappresentazioni astratte né lo stemma della Città del vaticano. “L’invito – conclude – è di venire a trovarci già dalla sera: vedere gli artisti al lavoro tutta la notte è davvero uno spettacolo unico nel suo genere”.

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27 giugno 2018, 14:10