Molti italiani rinunciano a curarsi per motivi economici Molti italiani rinunciano a curarsi per motivi economici 

L’importanza di creare ponti solidali tra cittadini e sanità pubblica

Cresce sempre maggiormente il numero degli italiani, che rinunciano a cure sanitarie a causa di problemi economici. Urgente un lavoro di rete tra istituzioni sanitarie e sociali.

Marina Tomarro - Città del Vaticano

Secondo il Sistema Sanitario Nazionale e Regionale, sono 12 milioni gli italiani che non si curano più a causa di un disagio economico, con un aumento in questo modo di patologie e sofferenze. E proprio per dare un sostegno a chi vive queste difficoltà, è nata la Fondazione The Bridge che insieme alle istituzioni sanitarie e sociali si pone come obiettivo quello di garantire a tutti il diritto alla salute.

Un’assistenza sanitaria dignitosa per tutti

 “In questo particolare momento storico – spiega la presidente della Fondazione Maria Rosaria Iardino – c’è una grande povertà sanitaria. Troppe sono le persone che a causa di mancanze economiche rinuncia a cure mediche. La nostra mission è proprio quello di evitare che accada ciò, e di rendere visibile questo fenomeno perché non rischi di diventare anche una deriva di diseguaglianza sociale. La sanità è un bene di tutti non solo di alcuni, e perciò deve essere messo nell’elenco delle priorità delle Istituzioni, perché ogni persona riceva un’assistenza sanitaria adeguata”

Molti non sanno dove andare per le cure

E tante le richieste d’aiuto che quotidianamente arrivano alla Fondazione. “Molte persone – racconta Giuliano Rizzardini, vice presidente della Fondazione e primario del reparto malattie infettive dell’Ospedale Sacco di Milano – si rivolgono a noi, perché non sanno dove andare, le richieste sono tante e di vari generi, si va da informazioni mediche  a richieste di aiuto per terapie farmacologiche complicate come quelle dell’Adis o di particolari forme di tumore o epatiti, ma anche cose più pratiche, come cure dentistiche costose, che spesso non si possono permettere. Il bisogno d’aiuto è tanto, noi nel nostro piccolo siamo quella goccia nel mare che diventa comunque un supporto importante per chi ha bisogno”

Ascolta l'intervista a Giuliano Rizzardini della Fondazione The Bridge

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11 giugno 2018, 14:19