Migliaia di venezuelani al confine con la Colombia Migliaia di venezuelani al confine con la Colombia 

Venezuela: il voto in una situazione umanitaria drammatica

Si moltiplicano gli appelli per il rinvio delle elezioni politiche previste domenica prossima. Dopo i vescovi del Paese, anche per il Gruppo di Lima in Venezuela non vi sono garanzie per un processo elettorale libero, giusto, trasparente e democratico

Patricia Ynestroza - Città del Vaticano

I ministri degli Esteri del Gruppo di Lima - che riunisce la stragrande maggioranza dei Paesi americani - hanno lanciato un "ultimo appello" perché il governo venezuelano sospenda le elezioni presidenziali previste per domenica prossima, 20 maggio. "Non vi sono le garanzie per un processo elettorale libero, giusto, trasparente e democratico", hanno sottolineato i rappresentanti dei Paesi del gruppo, nato nella capitale peruviana nell'agosto scorso, e del quale fanno parte Argentina, Brasile, Canada, Cile, Colombia, Costa Rica, Guatemala, Honduras, Messico, Panama, Paraguay e Peru'.

Anche i vescovi chiedono il rinvio del voto

Sempre ieri i vescovi del Venezuela sono tornati a chiedere il rinvio delle elezioni. "La gente comprende che la chiamata a queste elezioni in anticipo è stata fatta per interessi politici" ed è "illegittima", sottolineano i presuli. Non ci sono "sufficienti garanzie" per una consultazione elettorale "libera, affidabile e trasparente".

I neonati venezuelani hanno meno probabilità di sopravvivenza che in Siria

Come afferma ai nostri microfoni Federigo Argentieri, direttore dell'Istituto Guarini, docente di Sicurezza internazionale e politiche comparative tra Europa e America Latina alla Cabot University, la crisi umanitaria in Venezuela è drammatica e catastrofica. Argentieri ha ripreso le parole del Segretario generale dell’Osa, l’Organizzazione degli Stati Americano, il quale ha affermato che “i neonati in Siria, hanno più possibilità di sopravvivenza rispetto a quelli nati in Venezuela”. Il docente ha ricordato che un milione e 200 mila venezuelani hanno lasciato il Paese negli ultimi due anni mentre il posto di frontiera con la Colombia, ogni giorno viene attraversato da 50 mila venezuelani che vanno in Colombia per acquistare cibo e medicinali e ritornano in patria. Sul posto di frontiera la Chiesa colombiana ha organizzato un Centro di prima assistenza con mense ed ambulatori.

Scontata la vittoria di Maduro

Sull’andamento del voto, per Argentieri la vittoria di Maduro è scontata anche perché sulle schede elettorali ci sono 10 liste che lo appoggiano. Quindi non c’è assolutamente pluralismo

Ascolta l'intervista a Federigo Argentieri

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16 maggio 2018, 12:42