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In Nicaragua 2 giorni di tregua grazie a mediazione della Chiesa

In Nicaragua grazie alla mediazione della Chiesa si sono raggiunti due giorni di tregua. Di spiragli di speranza parla nell'intervista il giornalista Bruno Desidera

Fabio Colagrande - Città del Vaticano

In Nicaragua due giorni di tregua fra il governo sandinista di Ortega e i rappresentanti della società civile, grazie alla mediazione della Chiesa. La decisione dopo un mese di proteste che hanno fatto almeno 43 morti e centinaia di feriti. In un comunciato la Conferenza Episcopale nicaraguense, che si sta impegnano nella mediazione, ha fatto sapere che il governo manterrà la polizia nelle caserme e ritirerà i gruppi antisommossa mentre la società civile potrà manifestare ma senza ricorrere a blocchi nelle strade e si dovranno raddoppiare gli sforzi per il dialogo. Nei giorni scorsi, infatti, a Managua nel seminario di Nostra Signora di Fatima si è aperto il Dialogo nazionale. A mettere in evidenza il ruolo centrale della Chiesa, nel quale tutti hanno riposto grande fiducia, è il giornalista Bruno Desidera del Settimanale della Diocesi di Treviso, "La vita del popolo". Desidera parla degli spiragli di speranza che ci sono, in una situazione comunque difficile. 

L'intervista a Desidera:

 

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19 maggio 2018, 17:53