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Sud Sudan: gioia per la prima pietra dell’ospedale di Nzara

Gioia nella comunità sudsudanese di Nzara per la posa della prima pietra di una struttura sanitaria dal valore di 2 milioni di dollari. Un gesto di pace e speranza commenta il presidente della Conferenza episcopale di Sudan e Sud Sudan

“La Chiesa continua a integrare gli sforzi del governo nel fornire un sostegno essenziale alla popolazione bisognosa” dice all’Agenzia Fides mons. Barani Eduardo Hiiboro Kussala, vescovo di Tombura-Yambio (in Sud Sudan), presidente della Conferenza Episcopale che riunisce i vescovi di Sudan e Sud Sudan. Il presule ha presieduto lo scorso 21 aprile la cerimonia della posa della prima pietra di una struttura sanitaria del valore di 2 milioni di dollari nella sua diocesi, che comprenderà una clinica e un reparto maternità, un reparto chirurgico e una banca del sangue. La nuova struttura sorgerà a Nzara, una cittadina situata a circa 24 km a nord-ovest di Yambio.

Dal progetto alla realtà

“Questa cerimonia segna il passaggio dalla pianificazione alla realtà” afferma ancora mons. Kussala. “Da quando sono diventato vescovo, quasi dieci anni fa, ho sempre pregato e lavorato per assicurare un centro di salute efficiente e valido per i più bisognosi. Nonostante i danni persistenti della guerra civile nel nostro Paese, oggi assistiamo ad un gesto di pace attivo, che segna una forte discontinuità con la guerra”. I combattimenti sono scoppiati in Sud Sudan nel dicembre 2013, quando il presidente Salva Kiir ha accusato il suo ex vice, Riek Machar, di aver tentato un colpo di Stato, accuse che Machar ha poi respinto. 

Frutto di collaborazione  

 “La posa della prima pietra segna l'inizio dei principali lavori di costruzione del nuovo ospedale” aggiunge mons. Kussala, che ringrazia i vari partner sostenitori del progetto. “Il progetto, prosegue, è stato infatti avviato dalla diocesi di Tombura-Yambio, dalle missionarie comboniane, dal CMMB (Catholic Medical Mission Board), dalla Fondazione Edmond Rice, dal Sudan Relief Fund e da molti dei nostri amici più stretti”.

Una buona notizia

“Penso che questa notizia possa essere utile, poiché per la maggior parte dal Sud Sudan provengono solo tristi notizie” nota il presule. Commentando la scelta di Nzara, il vescovo afferma che “la decisione è stata presa sulla base di una varietà di criteri, come la dimensione del sito e la sua posizione, e l'interesse della diocesi nell’area dove è stato speso quasi il 50% del budget annuale. La dimensione del sito - e dell’edificio che verrà costruito - è stata scelta in vista di possibili ampliamenti”. 

La preghiera a Santa Teresa del Bambin Gesù

La comunità sudsudanese di Nzara ha pregato insieme per la riuscita di questo progetto. “Dal primo giorno - conferma mons. Kussala - ho voluto affidarlo a Santa Teresa del Bambin Gesù, a Santa Giuseppina Bakhita, a mons. Titarani Gasi Abangite, il defunto vescovo della diocesi (la cui visione ha ispirato il nuovo ospedale) e ovviamente al Signore risorto, perché sorga finalmente una struttura sanitaria dignitosa per il nostro popolo. Sono certo che Santa Teresa preghi per noi e per tutti coloro che sono impegnati in questo progetto perché siano benedetti e riescano a portarlo a termine”. (Fonte: Agenzia Fides)

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25 aprile 2018, 12:45