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L'ex Presidente brasiliano Luis Inacio Lula da Silva L'ex Presidente brasiliano Luis Inacio Lula da Silva 

Brasile. Chiesa su processo Lula: pregare affinché vinca la giustizia

Per quello che viene considerato uno dei più importanti processi della storia brasiliana, a Porto Alegre si prevede da oggi la chiusura dello spazio aereo della città, in vista della sentenza di appello dell'ex Presidente brasiliano Luiz Inacio Lula da Silva

Silvonei Protz – Città del Vaticano

I giudici di appello si riuniranno domani mattina. L'ex capo di stato, 72 anni, è stato condannato in primo grado lo scorso luglio a 9 anni e sei mesi di reclusione per corruzione e riciclaggio nell'ambito di un'inchiesta che ruota attorno alla proprietà di un attico di lusso sulla costa di San Paulo. La società brasiliana è divisa tra innocentisti e colpevolisti.

A Porto Alegre, sono stati intanto inviati 1.700 agenti di rinforzo, tra i quali anche alcuni tiratori scelti, ed elicotteri che trasporteranno i tre giudici d'appello chiamati a decidere sulle sorti dell'ex Presidente. In caso di condanna anche in appello, Lula, che si è sempre dichiarato innocente, rischia l'ineleggibilità alle presidenziali del prossimo ottobre, per le quali risulta in testa nei sondaggi.

Sul processo Lula, il commento dell’arcivescovo di Porto Alegre, mons. Jaime Spengler

Ascolta l'intervista a mons. Jaime Spengler

R. – Certamente, sarà una tappa importante nella storia della politica brasiliana. È un processo che dura già da mesi – anzi, possiamo dire, da anni – e che ci preoccupa. È veramente un momento difficile della nostra storia e che richiede da parte di tutti noi serenità e uno spirito pacifico. Vero è che questo processo si svolge in un periodo in cui si assiste ad una corruzione marcata nella realtà brasiliana. Sono anni che si parla di questa corruzione che è presente nei diversi ambiti della vita politica ed economica brasiliana. Lula certamente è un’icona della politica brasiliana. Quando è stato eletto per la prima volta, si parlava di diverse riforme che il Brasile avrebbe dovuto intraprendere: la riforma politica, tributaria, economica, della previdenza sociale, e così via. In questi anni, invece, non siamo mai stati testimoni di una riforma profonda del sistema politico, economico, tributario e previdenziale del Brasile. Di certo, quindi, la decisione di questi giorni avviene in questo contesto: è il punto più alto di un processo che forse viviamo già da alcuni anni.

D. - Il Brasile è spaccato in due: c’è un movimento in tutto il Paese per difendere Lula in questo processo e altri che dicono che deve essere arrestato...

R. - La giustizia dovrà dire questo. Non sappiamo se sarà arrestato o no. Certamente la società è divisa. Non sappiamo come si supererà questa situazione. Penso che la giustizia dovrà fare il suo cammino, la sua strada, cercando la soluzione migliore per tutti. Il momento è grave, è decisivo ma c’è anche tanta speranza.

D. – Cosa dice la Chiesa in questo scenario?

R. - Ha un ruolo specifico, che è quello di animare la speranza della gente. Noi crediamo nella forza dello Spirito Santo perciò bisogna pregare insieme e sentirsi parte del dibattito.




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23 gennaio 2018, 10:45