Cerca

Da Cascia la preghiera a Santa Rita perché aiuti il mondo a costruire la pace

Con il Rosario guidato dai religiosi agostiniani e dalle claustrali del monastero in cui ha vissuto la santa dei casi impossibili, si sono aperte nella cittadina umbra le celebrazioni per i 125 anni dalla canonizzazione della santa. Meditando i misteri del dolore i fedeli hanno pregato perché la Chiesa cammini “nella carità e nella verità in adesione all’insegnamento di Papa Leone XIV” e “per le autorità politiche, economiche, sociali”, affinché “sia sconfitta la corruzione e l’illegalità"

Tiziana Campisi – Cascia

Le monache al fianco dell’urna con le spoglie di Santa Rita, i padri agostiniani nel presbiterio. Nella Basilica di Cascia si è levata a due voci la preghiera del Rosario che ha dato inizio alle celebrazioni per i 125 anni dalla canonizzazione di Rita Lotti, nei cinque continenti conosciuta come la santa dei casi impossibili. A lei, elevata agli onori degli altari da Leone XIII il 24 maggio 1900, donna che ha incarnato i valori evangelici, che ha saputo amare e perdonare smisuratamente, saldamente ancorata a Dio nelle difficoltà e avversità, i fedeli, meditando i misteri del dolore, hanno chiesto di intercedere per alcune intenzioni. Per “costruire la pace e la riconciliazione nelle famiglie e nelle comunità”; perché la Chiesa cammini “nella carità e nella verità in adesione all’insegnamento di Papa Leone XIV” e “per le autorità politiche, economiche, sociali, perché a tutti i livelli sia sconfitta la corruzione e l’illegalità e ci si impegni a costruire una società capace di superare la povertà, l’ingiustizia, lo sfruttamento delle persone e delle risorse".

L'urna con le spoglie di Santa Rita
L'urna con le spoglie di Santa Rita

Rita esempio di fedeltà nella preghiera

Dall’abside di Santa Rita, dove l’arca che accoglie la teca in vetro con il corpo della religiosa agostiniana mostra le virtù cardinali - temperanza, fortezza, giustizia, prudenza - da lei incarnate, le claustrali hanno annunciato i patimenti di Cristo. Li ha brevemente commentati il rettore della basilica, padre Giustino Casciano, che ha esortato a pregare per “il dono della perseveranza per tutti i battezzati” e “per la fedeltà degli sposati e dei consacrati, dei sacerdoti e dei laici”. “La preghiera di Gesù nel Getsemani ci sostenga nei momenti della prova - ha detto il religioso agostiniano -. Santa Rita ci sia di esempio nella fedeltà alla preghiera”.

Santa Rita dipinta nella volta della basilica a lei dedicata a Cascia
Santa Rita dipinta nella volta della basilica a lei dedicata a Cascia

Pentirsi dei peccati mortali

Una preghiera corale e forte quella che ha affiancato la recita delle Ave Maria, durante la quale è stato chiesto perdono a Dio “per i peccati mortali: gli aborti, le violenze fisiche e morali, le bestemmie”, anche “contro la verità”, e ancora per “le profanazioni dell’Eucaristia e gli adulteri”. Gravi cadute dell’uomo di fronte alle quali Santa Rita può essere “esempio nella fedeltà ai comandamenti di Dio”.

Le monache agostiniane
Le monache agostiniane

Coltivare la speranza cristiana

Non è mancato l’affidamento dei defunti alla misericordia di Dio, e con lo sguardo alla vita eterna, l’invito a considerare Rita “esempio nel vivere la fede e la speranza cristiana”, e ancora l’incoraggiamento a pregare per “nuove e sante vocazioni al sacerdozio, alla vita consacrata, alla vita contemplativa”.

Infine padre Casciano ha invitato a seguire quanto Santa Rita è riuscita a mettere in pratica in tutto l’arco della sua esistenza: “Tutti imitiamo Gesù crocifisso nel perdonare le offese e nel pregare per chi ci ha offeso e fatto soffrire”. A chiudere la preghiera mariana il canto del Salve Regina accompagnato dall’organo, la recita delle Litanie Lauretane e un momento di raccoglimento davanti all’urna di Santa Rita.

Le spoglie di Santa Rita
Le spoglie di Santa Rita

Grazie per aver letto questo articolo. Se vuoi restare aggiornato ti invitiamo a iscriverti alla newsletter cliccando qui

23 maggio 2025, 19:23