Cerca

il cardinale Lazarus You Heung-sik, veglia ecumenica di preghiera della Comunità di Sant’Egidio a Santa Maria in Trastevere il cardinale Lazarus You Heung-sik, veglia ecumenica di preghiera della Comunità di Sant’Egidio a Santa Maria in Trastevere 

I martiri, luce della fede, ricordati in una veglia a Roma

In preparazione alla Pasqua la Comunità di Sant'Egidio ha organizzato nella basilica di Santa Maria in Trastevere un momento di preghiera dedicato a chi ha perso la vita per la fede nel XX e nel XXI secolo. L'evento è stato presieduto dal cardinale You Heung-sik, che ha ricordato l'importanza di seguire il loro esempioi e il loro ruolo nella storia della Corea: con il Vangelo hanno portato giustizia e uguaglianza

Michele Raviart - Città del Vaticano

I martiri sono candele accese che aumentano la loro fiamma l’una accanto all’altra, come la fiamma pasquale della notte Santa. L'auspicio è che, in questo tempo ferito dalla guerra, “la loro testimonianza ci rafforzi nella fede e accenda anche in noi il fuoco della carità e ci aiuti a sperare nella vittoria sul male e sulla morte”. Così il cardinale Lazarus You Heung-sik, prefetto del Dicastero per il Clero, ha guidato la veglia ecumenica di preghiera per i martiri del nostro tempo, organizzata a Roma dalla Comunità di Sant’Egidio nella Basilica di Santa Maria in Trastevere in preparazione alla Pasqua.

Il debito di tutti i fedeli con i martiri

“Il XX secolo e il XXI secolo hanno conosciuto, più che nella prima era cristiana, il martirio di massa”, ha ricordato il porporato, ma ci hanno anche dato la speranza, attraverso la trasmissione del Vangelo “da una generazione all’altra sino a noi”. Sono laici e pastori, donne e uomini, bambini e anziani disarmati – di ogni confessione cristiana - colpevoli solo di portare impressi nella loro carne il nome e l’umanità del Signore Gesù.  Per questo, ribadisce, “abbiamo un debito enorme verso tutti i martiri", nel seso più largo possibile e non prettamente canonico.  Sono figure esemplari, che non hanno abbandonato la prima linea dello scontro contro le potenze avverse”. “Le loro armi”, infatti, “sono state amore e compassione". La loro. un’opera di pace e di conciliazione, "perché sono parte della Chiesa celeste e universale che accompagna la nostra preghiera”.

La Corea, "terra bagnata dal sangue" cristiano

Il cardinale Lazarus You Heung-sik ha ricordato poi la sua terra, la Corea, “terra bagnata dal sangue dei martiri”. Tra i dieci e i trentamila innocenti uccisi, che sono “storia e linfa della Chiesa coreana, molto viva seppure minoritaria”. Tra loro Andrea Kim Taegon, il primo sacerdote coreano e il vescovo san Paolo Chong Hasang, uccisi a metà ‘800 e canonizzati da San Giovanni Paolo II 6 maggio 1984, insieme ad altri 103 martiri. Oltre 124, poi, i martiri riconosciuti da Papa Francesco nel 2014. “Le persecuzioni del XIX secolo”, tuttavia, “non hanno spento la fede”, ha sottolineato il porporato, perchè “quando arrivava il Vangelo in Corea cominciavano a cambiare le persone. Si guardavano diversamente, come veri fratelli. Ciò ha rappresentato una svolta decisiva nella storia della penisola. Ha portato uguaglianze e giustizia, anche grazie alla testimonianza dei martiri che hanno messo in pratica le parole di Gesù”.

La preghiera per l'Ucraina e per i martiri di tutto il mondo

A partire dall’Europa, in cui è stata invocata la pace in Ucraina per il bene del continente e l’accoglienza per tutti i migranti indipendentemente dal loro luogo di provenienza, sono stati poi ricordati i martiri di tutto il mondo. Dalle vittime dei totalitarismi e delle mafie di inizio del novecento, a quelle uccise dalla mafia, dal terrorismo e dalle guerre ancora in corso in Siria e Yemen. La preghiera è andata anche a chi ha perso la vita negli ultimi mesi, come tanti sacerdoti rapiti e poi uccisi in Nigeria, come anche suor Maria De Coppi, uccisa in Mozambico, suora Luisa Dell’Orto ad Haiti e il vescovo ausiliare di Los Angeles David O’Connell.

Il ringraziamento alla Comunità di Sant'Egidio

A loro e a tutti i martiri del XX e del XXI secolo la Comunità di Sant’Egidio ha dedicato un memoriale, inaugurato pochi giorni fa nei sotterranei della Basilica di San Bartolomeo all’Isola. La Comunità è stato il ringraziamento del cardinale Lazarus You Heung-sik “tiene viva questa memoria qui a Roma e in tanti luoghi insieme a religiose e religiosi, fratelli e sorelle delle Chiese cristiane”.

Grazie per aver letto questo articolo. Se vuoi restare aggiornato ti invitiamo a iscriverti alla newsletter cliccando qui

03 aprile 2023, 15:30