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Cristiani in India Cristiani in India 

India, crescono sempre di più gli attacchi contro i cristiani

Aumentano di giorno in giorno gli episodi di violenza, denuncia in una nota il Forum Cristiano Unito (UCF), organizzazione cristiana interconfessionale che si batte per i diritti umani della minoranza cristiana in India: "I governi federali e provinciali devono agire subito per arrestare questa preoccupante tendenza"

Anna Poce – Città del Vaticano

In India cresce l’oppressione contro i cristiani “non solo di anno in anno, ma persino di mese in mese”. Lo ha dichiarato, il 26 novembre scorso, in un comunicato stampa, il Forum Cristiano Unito (UCF), gruppo cristiano interconfessionale, con sede nella capitale Nuova Delhi, che sostiene le libertà fondamentali, promuovendo i valori della giustizia, dell’equità e della libertà.

Oltre 500 incidenti nel 2022

Secondo i dati raccolti dall'UCF - riportati da Uca News - attraverso la sua help line, al 21 novembre di quest’anno sono stati segnalati in totale 511 incidenti, contro i 505 del 2021. I dati mostrano che le province dell’Uttar Pradesh nel nord, seguite dal Chhattisgarh nell’India centrale, dal Tamil Nadu e dal Karnataka nel sud, sono i luoghi più pericolosi della nazione per i cristiani. L’Uttar Pradesh ha riportato 149 incidenti, il Chhattisgarh 115, e il Tamil Nadu e il Karnataka 30 incidenti ciascuno. "La crescente incidenza della violenza contro le minoranze religiose è una situazione increscios che sfida le promesse elettorali di una crescita inclusiva del primo ministro Narendra Modi",  ha affermato il presidente del Forum Cristiano Unito, A.C. Michael.

Cristiani accusati di attività di conversione religiosa

Il modus operandi degli aggressori sembra essere sempre lo stesso: quello di lanciare accuse di attività di conversione religiosa, di irrompere durante le riunioni di preghiera o di attaccare singoli individui o piccoli gruppi di cristiani. La conversione religiosa è diventata un argomento molto caldo negli ultimi tempi, ma come ha sottolineato John Moolachira, arcivescovo di Guwahati ad UCA News, il 25 novembre scorso, non c'è nulla di vero e nessuno, compresi i governi, ha dati a sostegno di queste affermazioni. “La Chiesa – ha detto - non indulge mai in tali attività né le sostiene. Alcuni gruppi provenienti da altre parti del Paese vengono qui e cercano di dividere le persone nella nostra regione, cosa che noi condanniamo".

Attacchi che rimangono impuniti

I crimini – sottolinea l’UCF - vengono compiuti impunemente. La polizia, infatti, chiude un occhio o arresta i cristiani, servendosi dell’accusa di conversioni forzate. Secondo Michael, la violenza contro le comunità cristiane è aggravata proprio dall’incapacità della polizia di indagare e perseguire i responsabili, nonostante la Corte Suprema indiana abbia dato al governo una serie di indicazioni per fermare questi orrendi atti di “mobocrazia”, della folla che governa. Finora, nel Paese sono stati registrati 79 casi contro religiosi, accusati di essere coinvolti in attività di conversione, senza che sia mai stato provato in tribunale e diversi laici, inoltre, languono in carcere, poiché i tribunali hanno negato loro la libertà provvisoria.

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29 novembre 2022, 13:40