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La campagna di solidarietà "Operazione Pane" dei francescani La campagna di solidarietà "Operazione Pane" dei francescani

L’impegno dei francescani, la rete delle mense solidali “Operazione Pane"

Secondo l’analisi realizzata da Antoniano sulle diciotto strutture francescane della rete "Operazione Pane" In Italia, aumentano del 79%, rispetto al 2019, le famiglie che hanno cercato il supporto delle mense per sopravvivere. Nel 2022 sono state invece 1.400 le famiglie che hanno chiesto aiuto

Francesca d'Amato - Città del Vaticano

"Oggi ci sono tante persone che devono scegliere: perché manca il pasto, ma molto spesso non c’è neanche il necessario per pagare l’energia, o per dare ciò che è necessario per il sostentamento dei propri figli". Fra Giampaolo Cavalli, direttore dell’Antoniano di Bologna, illustra il contesto in cui si muove la campagna solidale “Operazione Pane”, avviata dalle strutture solidali dei frati francescani in occasione della VI Giornata Mondiale dei Poveri dello scorso 13 novembre, ma attiva fino al 9 dicembre. Il contesto cioè di una povertà endemica che sta colpendo sempre di più famiglie e singoli, che necessitano di pasti caldi e di aiuti economici. 

Ascolta l'intervista a padre Giampaolo Cavalli

Il contesto socio economico

Le richieste d’aiuto per gli approvigionamenti alimentari si intensificano di anno in anno, e provengono da ogni parte del mondo. L’emergenza sociale è stata incrementata dalla pandemia da coronavirus, oltre che dagli effetti della crisi economica sulle famiglie. Chi aveva perso il lavoro si è ritrovato infatti ancora più penalizzato dall’aumento del costo della vita. Ad aumentare sempre di più, sono soprattutto i ragazzi in gravi difficoltà economiche: “La vita è molto più esigente rispetto ad anni fa, e le risorse che un tempo, per i giovani potevano essere sufficienti, oggi in molti casi non lo sono più", afferma padre Cavalli. Ad essere coinvolte sono milioni di famiglie, i cosiddetti “nuovi poveri”, il 57% dei quali sono bambini, ragazzi e ragazze. 

Operazione Pane

Dalle analisi dell’Antoniano, emerge che il disagio alimentare è cresciuto costantemente nel triennio 2019/2021. La percentuale di povertà si è incrementata dell’ 8% nel 2021 rispetto all’anno 2020 e nel 2022 del 18% rispetto al 2021.  Nel 2022 sono state 1.400 le famiglie che si sono rivolte alle mense francescane della rete. Sono 778 i nuclei familiari che hanno chiesto aiuto nel 2019, 1.210 nel 2020, e 1.309 nel 2021. Un dato allarmante riportato anche dal Rapporto Istat Italia 2022, secondo cui nel 2021 versavano in condizione di povertà assoluta poco più di 1,9 milioni di famiglie e circa 5,6 milioni di individui. La campagna è sinonimo di solidarietà e vicinanza nei confronti delle persone più fragili. Il fine è quello di aiutare le persone con un disagio abitativo ed economico e coloro che si sono ritrovati senza lavoro. Il punto forte della campagna non è solo fornire alloggio e pasti, ma anche pagare le bollette di chi si trova in difficoltà. La campagna offre anche un’opportunità di crescita personale, ovvero percorsi di formazione e affiancamento nella ricerca di lavoro. 

Una immagine della campagna di solidarietà "Operazione Pane"
Una immagine della campagna di solidarietà "Operazione Pane"

Nel 2021 aiutate quasi 10 mila persone

L’iniziativa è sostenuta da Rai per il Sociale e dal coro dello Zecchino d’Oro, per ridare speranza ai più bisognosi, con la musica. "Operazione Pane" comprende 18 strutture francescane, sparse sul territorio Italiano e nel mondo. A Roma l’organizzazione è presente in Via della Merulana, la mensa è attiva quattro volte a settimana, nei giorni lunedì, martedì, venerdì e sabato, e sono presenti anche un servizio per le docce e uno sanitario. A livello nazionale “Operazione Pane” ha sostenuto nel 2021 quasi 10mila persone, di cui 1.309 nuclei familiari con 1.500 bambini. Nel 2022 sono già state 10.000 le persone aiutate dall’organizzazione, tra queste oltre 800 mamme e 700 papà.

Il numero dei pasti distribuiti

In quest’ultimo anno, le diciotto mense hanno già distribuito complessivamente quasi 39.000 pasti al mese, con un incremento del 6% rispetto ai 36.700 circa del 2021. Non sono solo le famiglie a chiedere aiuto, quest’anno sono stati circa 7 mila le singole persone a richiedere un pasto caldo, rispetto alle 6.300 persone registrate nel 2021. Le realtà francescane italiane della rete "Operazione Pane" si trovano a Palermo, Catanzaro, La Spezia, Bordighera, Torino, Verona, Bologna, Pavia, Monza, Milano, Lonigo, Voghera, Baccanello, Roma (due realtà francescane), Bari, Castellamare di Stabia e Parma. Operazione Pane opera anche nel resto del mondo, tra cui in Siria. Le distribuzioni delle razioni alimentari sono state elevate anche in questo paese, distribuendo oltre 1.000 pasti al giorno e aiutando 3.000 famiglie, di cui 7.000 bambini.

"Operazione Pane" nel mondo

La campagna di solidarietà non coinvolge solo il territorio nazionale ma anche il resto del mondo, in particolare cinque strutture. La prima si trova ad Aleppo, in Siria, le altre tre a Konotop, Odessa, Kiev in Ucraina e infine a Braila, in Romania. "Operazione Pane" è stata un punto di riferimento, anche per i territori con vicende ancora più drammatiche. È il caso di Konotop, Odessa e Kiev che per colpa della guerra in Ucraina sono state messe in ginocchio, dovendo affrontare l’emergenza della fame e della povertà. Queste tre città sono entrate a far parte quest’anno, dell’iniziativa della campagna solidale: l’organizzazione fornisce loro pasti, beni di prima necessità, medicine e assistenza agli anziani ogni giorno. Nel convento di Madonna di Fatima a Konotop, gli sfollati possono invece trovare un posto sicuro dove dormire e un pasto caldo, al riparo dai bombardamenti della guerra. In Romania, le mamme e i bambini che attraversano i confini dell’Ucraina, vengono aiutati a rintegrarsi ed inserirsi nel mondo del lavoro, a partire dall’insegnamento della lingua rumena. A Braila, le suore del convento, non danno solo aiuti materiali ma anche sostegno psicologico. A Odessa i francescani, offrono un supporto a tutti gli ucraini, in vista del freddo inverno: cibo, riparo e farmaci antinfluenzali.

L’importanza della solidarietà 

“Mi ha colpito molto la frase di Papa Francesco, che ha detto in occasione della VI Giornata Mondiale dei poveri: 'La povertà è frutto d’ingiustizia e questa ingiustizia la creiamo insieme...'. Se non c’è futuro per tutti, non c’è ì futuro per nessuno. Dobbiamo costruirlo insieme e non lasciare indietro nessuno", dice fra Cavalli. Come detto, la campagna di solidarietà andrà avanti sino al 9 dicembre, per donare basta mandare un sms al numero 455888. “Ieri - racconta ancora il francescano - nella mensa di Bologna un gruppo di amici è venuto a suonare e ad allietare il pranzo con la musica. Si è creato un ambiente vivace e sereno, che ha dato ulteriormente coraggio alle persone. Le persone manifestavano i propri sogni e speranze.. affermando che la mensa era un’opportunità e non solamente il punto di arrivo di una scala in discesa”. Poter accedere anche solo per un giorno alla mensa, a volte fa la differenza per chi affronta un disagio economico, per avere la possibilità di investire i propri soldi nel continuare a pagarsi una casa. Per questo molto spesso tante persone devono scegliere, cosa pagare e quali bisogni specifici soddisfare: “Quando una famiglia deve scegliere tra il cibo e il curarsi, tra la bolletta della luce e l’acquisto di un quaderno per il figlio che va a scuola, tra una medicina e un chilo di pasta.. Sono situazioni che stringono il cuore e che in qualche modo ci interpellano in maniera molto stringente a non lasciare sole queste persone. Per costruire un futuro insieme a loro”.

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15 novembre 2022, 11:30