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Le Dolomiti abbracciano il Centro Papa Luciani di Santa Giustina, sede del Forum di Greenaccord Le Dolomiti abbracciano il Centro Papa Luciani di Santa Giustina, sede del Forum di Greenaccord

Il ruolo chiave della montagna per la transizione ecologica

Si è concluso domenica scorsa il Forum di tre giorni che ha posto al centro il tema dell’aver cura delle montagne. Nell’incantevole scenario delle Dolomiti bellunesi, studiosi, scienziati, geologi e persone impegnate sul territorio hanno cercato risposte a domande sempre più urgenti. Al centro è stata posta la figura di Papa Luciani, natio di questa terra e sensibile già mezzo secolo fa al tema della cura del Creato

Luca Collodi e Andrea de Angelis – Santa Giustina (Belluno)

Con una camminata in montagna nei pressi dell'incantevole Feltre e la Santa Messa si è concluso domenica 17 luglio l'atteso evento di Greenaccord  a Santa Giustina, sulle Dolomiti bellunesi, che ha visto la partecipazione di decine di relatori e oltre cento tra addetti ai lavori, giornalisti e persone del territorio, interessati a un Forum che ha posto al centro, tra le tante, una domanda: cosa significa riabitare la montagna, ripopolare i piccoli centri montani e promuovere la cura del territorio alpino? Un tentativo di risposta è arrivato proprio dalla tre giorni svoltasi presso il centro Papa Luciani sul tema “Riabilitare la montagna, transizione ecologica e cammini e un prete di montagna”. 

Più vicini al cielo

"La montagna nell’arte del Novecento” è la conferenza iniziale con cui il museologo toscano Maurizio Vanni ha sottolineato la spiritualità della montagna che “sollecita l’apparato sensoriale, non solo per la bellezza inattesa degli scenari, ma anche per il mistero, e per quel senso di potenza e onnipotenza che ci fa sentire tutti più vicini al cielo”. La scrittrice Patrizia Luciani è poi intervenuta su “Papa Luciani, il cammino e la montagna”, sottolineando, afferma Alfonso Cauteruccio, presidente dell’Associazione Greenaccord Onlus, come  Papa Francesco abbia sempre cercato nella vita di “ricreare il senso identitario, di comunità e di famiglia, in tutti i luoghi dove è stato”.

Ascolta l'intervista ad Alfonso Cauteruccio

Numerosi gli altri interventi, che Radio Vaticana - Vatican News ha raccontato con il suo studio mobile, intervistando numerosi relatori presenti. 

Un uomo di montagna 

“Papa Luciani ha trascorso la sua infanzia a Canale d’Agordo e gli anni della formazione nei seminari di Feltre e Belluno. Fin da giovane seminarista - prosegue Cauteruccio - Albino Luciani era convinto che le scorie dell’economia compromettessero le risorse destinate alla vita equilibrata degli uomini in una società equa. Dalla relazione è emerso come Papa Luciani, già negli Anni ’70, aveva predetto e parlato di una coscienza ecologica. Con termini così accurati e precisi da preludere alla Laudato si’. Sorprendente se si pensa che mezzo secolo fa di questi temi non si parlava, mentre Luciani esortava i cristiani a coltivare la coscienza ecologica”.

Riabitare la montagna

I paesaggi montani delle Alpi e degli Appennini entro il 2050 potrebbero essere cancellati dalla scenografia territoriale italiana per l’accelerazione degli eventi estremi causati dai cambiamenti climatici, hanno sottolineato diversi relatori. Con la perdita dei ghiacciai e con il pericolo di avere città inondate. Questa situazione va contrastata con misure che riportino l’uomo a vivere la montagna per evitare il definitivo spopolamento delle aree interne e dei borghi che ospitano boschi e foreste, curando la biodiversità.

I cambiamenti climatici 

Non si possono confondere i concetti di meteo e clima, né rimanere bloccati in un dibattito sulla crisi climatica equidistante tra negazionisti e scienziati, quando il 99% degli scienziati mondiali è convinto di come la concentrazione di anidride carbonica abbia raggiunto valori mai sfiorati negli ultimi secoli, hanno rimarcato coloro che sono intervenuti al Forum. Per questo è urgente una radicale trasformazione degli stili di vita per gli impatti dell’azione umana sugli equilibri degli ecosistemi ma serve anche una profonda trasformazione dei modelli di comunicazione della crisi climatica per una opinione pubblica più informata e consapevole e meno ideologica.

Il messaggio di Greenaccord 

La tragedia avvenuta nei giorni scorsi sulla Marmolada, riporta prepotentemente alla ribalta le criticità della montagna. Perdita di biodiversità e consumo del suolo. “Quello che è certo che non è più rinviabile una seria presa in carico di questi problemi. La Terra manifesta la sua sofferenza, i governanti sono chiamati a concretizzare la transizione ecologica e tutti noi siamo invitati a dare il nostro contributo. Per un territorio - conclude Cauteruccio - che pone dei problemi, ma che continua ad offrire delle opportunità e luoghi dove poter ritemprare la mente, il corpo e lo spirito”.

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18 luglio 2022, 08:09