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Elezioni nelle Filippine, i vescovi: “Combattiamo l'indifferenza”

Appello del presidente dell'episcopato, monsignor Pablo Virgilio David, agli elettori filippini a non giocare con il futuro del Paese ed esercitare il dovere morale di votare per candidati competenti nelle prossime elezioni generali e locali del 9 maggio: "L’inazione in politica non porterà sviluppo"

Anna Poce – Città del Vaticano

Alti funzionari cattolici, insieme a laici e congregazioni religiose, in vista delle prossime elezioni nazionali, hanno preso parte alla "Messa di solidarietà per una scelta morale", a Manila, il 6 aprile, presso il Santuario nazionale di Nostra Signora del Perpetuo Soccorso di Baclaran – riporta Uca News -, per riflettere sul ruolo della Chiesa in politica. La celebrazione eucaristica è stata presieduta dall'arcivescovo di Manila, il cardinale Jose Advincula, e dai membri della Conferenza episcopale delle Filippine.

Verità e falsità

"Se la fede non può guidarci nel nostro ruolo in politica, allora forse non abbiamo fatto abbastanza il nostro dovere”, ha affermato nella sua omelia monsignor Pablo Virgilio S. David, vescovo di Kalookan e presidente dell’episcopato. “È più facile limitarsi a nominare un candidato per cui votare piuttosto che insegnare alla nostra gente come dovrebbe votare", ha aggiunto, sottolineando come non ci sia divisione tra fede e politica, specialmente quando le questioni sono di natura morale, come le questioni della verità e della falsità.

Ai fedeli, ha affermato, è stato chiesto di evitare la menzogna e Satana - il principe della menzogna - al quale ogni cattolico è invitato a rinunciare con il Battesimo. "La verità è come la calce premuta sulle ferite. Fa male ma ci tiene svegli. Tuttavia, a volte, se la verità fa male e ci causa disagi, scegliamo di essere ciechi e sordi... scegliamo di essere neutrali" ha spiegato il presule. “Come leader morali e spirituali, è nostro dovere ascoltare il sussurro di Dio su come un discepolo di Cristo debba votare. Questo ruolo - ha continuato - è diventato più importante che mai, specialmente ora che la questione in politica è la verità”.

Il pericolo della neutralità

La neutralità, inoltre, può portare all'inazione, dannosa per la crescita della nazione. "La nostra scarsa considerazione e inazione in politica non porterà sviluppo”, ha affermato il vescovo. “Non giochiamo con il futuro del nostro Paese. Combattiamo l'indifferenza. Preoccupiamoci del benessere degli altri. Siamo tutti interconnessi, ciò che è male per loro è male per noi”.

Una scelta per il benessere delle persone e l'interesse del Paese

Anche nella Lettera pastorale del 27 marzo, in vista delle elezioni, monsignor David aveva invitato i cattolici a scegliere “quei candidati che privilegino la vita e la dignità della persona umana; proteggano la famiglia, la comunità e favoriscano la partecipazione; difendano i diritti e adempiano alle responsabilità; dimostrino l'opzione preferenziale per i poveri e i vulnerabili; sostengano la dignità del lavoro e i diritti dei lavoratori; lavorino per la solidarietà e la cura del creato di Dio”.

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08 aprile 2022, 11:39