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La croce della GMG, Algarve (Portogallo) La croce della GMG, Algarve (Portogallo)  

La GMG diocesana: perché i giovani non si sentano soli

Il 21 novembre, il Papa presiede la Messa nella Solennità di Cristo Re e nella XXXVI Giornata mondiale della Gioventù, celebrata quest’anno a livello diocesano. Padre Chagas: il desidero di Francesco è vivere a livello locale lo stesso spirito di cui si fa esperienza nelle GMG internazionali

Debora Donnini – Città del Vaticano

“È come se Dio ci guardasse uno a uno e dicesse: ‘solo tu puoi amare così, solo tu puoi fare quella cosa’”. E' con parole toccanti che Matteo Maio, 21enne di Roma, racconta la sua esperienza della Giornata Mondiale della Gioventù vissuta a Cracovia nel 2016 con Papa Francesco. Un’esperienza spesso decisiva, quella delle GMG - nate a metà degli Anni Ottanta dall'intuizione profetica di San Giovanni Paolo II - anche per la scoperta, da parte di molti ragazzi, della propria vocazione.

Da quest'anno la GMG diocesana si tiene nella Solennità di Cristo Re

La prima GMG ufficiale a livello diocesano fu nel 1986; l’anno successivo fu seguita dall’appuntamento internazionale a Buenos Aires, in Argentina. Quest’anno Matteo partecipa alla GMG diocesana che dal 2021 si tiene nella Solennità di Cristo Re e non più la Domenica delle Palme. Insieme a lui, i giovani del mondo si apprestano, dunque, a vivere nelle loro diocesi questo appuntamento, con lo sguardo  anche rivolto alla tappa mondiale di Lisbona nel 2023.

Domenica mattina, quindi, Papa Francesco celebra la Messa nella Basilica di San Pietro. “Alzati! Ti costituisco testimone di quel che hai visto!” è il tema che ha scelto per il Messaggio di questa XXXVI GMG. Parole che riecheggiano nel cuore di Matteo come un richiamo a essere responsabili delle decisioni uniche che possiamo prendere nella nostra vita. Perché, come diceva Papa Francesco alla GMG di Cracovia, “questo tempo accetta solo giocatori titolari in campo, non c’è posto per riserve. Il mondo di oggi vi chiede di essere protagonisti della storia”.

Sperimentare che non si è soli nel cammino di fede

Matteo, nell’intervista a Radio Vaticana ricorda come sia l’esperienza più bella che abbia mai avuto, con tanta gente che parlava lingue diverse eppure sembrava parlare la stessa lingua e percorrere lo stesso cammino.

Alle ore 6.30, i giovani della diocesi di Roma si ritroveranno davanti alla Basilica di San Giovanni in Laterano per recarsi a piedi a San Pietro in pellegrinaggio. Don Alfredo Tedesco, responsabile della pastorale giovanile della diocesi di Roma, sottolinea, anche lui, come le GMG siano state pietre miliari nel suo cammino di fede e nel cammino di risposta al Signore nella vocazione al sacerdozio. Sono anche importanti per sperimentare che nel percorso di fede non si è soli. Centrale, segnala poi, è far sentire i giovani corresponsabili nella pastorale giovanile e compiere un lavoro di ascolto dei giovani, nei vari contesti che i ragazzi frequentano.

Ascolta il podcast

Intanto, al Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita arrivano notizie delle tante iniziative relative alla GMG diocesana di quest’anno. Padre Chagas, responsabile della Sezione giovani, racconta che, ad esempio, l'Africa, realizza un incontro on-line a livello continentale con rappresentanti di ogni Conferenza dei Paesi africani. Un modo per rafforzare il cammino di attuazione del Sinodo dei giovani ma anche quello del Sinodo sulla sinodalità. Il Burkina Faso sta vivendo la settimana nazionale della gioventù che finisce questo weekend. E ancora, a San Salvador c'è un incontro che prevede anche pellegrinaggi verso un luogo dove ci sono le tombe dei nuovi beati. 

I giovani, protagonisti di un processo, non solo di un evento

A proposito, poi, degli Orientamenti pastorali per la celebrazione della Giornata Mondiale della Gioventù nelle Chiese particolari pubblicati dal Dicastero, padre Chagas ricorda che il desidero del Papa è che quello che si vive nelle GMG internazionali possa essere vissuto anche a livello locale. Il desiderio è che quella esperienza di festa della fede, di pellegrinaggio, di esperienza di Chiesa missionaria, possa essere vissuta anche nei diversi territori, ogni anno, in ogni diocesi, ponendo i giovani al centro dell’attenzione pastorale, pregando per loro, promuovendo campagne di comunicazione e soprattutto rendendoli protagonisti di un processo, non solo di un evento.

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20 novembre 2021, 08:00