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Il logo della 49.ma Settimana sociale dei cattolici italiani che si è conclusa oggi a Taranto Il logo della 49.ma Settimana sociale dei cattolici italiani che si è conclusa oggi a Taranto 

A Taranto conclusa la Settimana Sociale. Bassetti: un impegno che continua

La Messa del cardinale presidente della Cei ha chiuso l'evento scandito da riflessioni, dialoghi, proposte, tra vescovi, religiosi, laici, rappresentanti di istituzioni, politica e cultura, sul tema "Il pianeta che speriamo". L'arcivescovo Santoro: "Possiamo realizzare il mondo diverso che abbiamo troppo a lungo solo immaginato, non abbiamo più tempo!"

Vatican News

Con la Messa celebrata questa mattina dal cardinale Gualtiero Bassetti, presidente della Cei, si è conclusa a Taranto la 49.ma Settimana Sociale dei cattolici italiani, che ha riunito oltre 700 delegate e delegati provenienti da tutta Italia insieme ad un centinaio di vescovi, sacerdoti e religiosi, laici, rappresentanti delle Istituzioni, del mondo della politica e della cultura per riflettere sul tema “Il pianeta che speriamo. Ambiente, lavoro, futuro. #tuttoèconnesso”. A tutti i partecipanti è arrivato, questa mattina all’Angelus, un “saluto speciale” da parte del Papa.

Bassetti: una piattaforma per avviare processi 

L’evento di Taranto non è stato “un convegno, ma una piattaforma di partenza per dare speranza e avviare dei processi”, ha ricordato Bassetti nella sua omelia, evidenziando quanto sia decisivo “l’apporto dei cattolici per affrontare le crisi” e in particolare il contributo dei giovani che “possono aiutare il mondo a rimettere la fraternità al centro dell’economia”. Proprio a loro, che nella città pugliese hanno lanciato e firmato il Manifesto dell’Alleanza, il presidente della Cei ha chiesto di “sognare e costruire, con l’aiuto di Dio, una Chiesa gioiosa, perché umile e disinteressata; una Chiesa a contatto con gli uomini e le loro storie; una Chiesa che si rigenera nell’ottica della carità”

Santoro: coniugare ambiente, lavoro, sviluppo 

Da Taranto, infatti, riparte un impegno fattivo per coniugare ambiente, lavoro, sviluppo, a cominciare dalle “buone pratiche” già esistenti sui territori e con la volontà di camminare insieme, nella consapevolezza che “il cambiamento non avviene solo dall’alto”, come ha sottolineato monsignor Filippo Santoro, arcivescovo di Taranto e presidente del Comitato scientifico e organizzatore. “È fondamentale il concorso della nostra conversione negli stili di vita come singoli cittadini e come comunità”, ha affermato il presule.

Lo sguardo al futuro 

Quattro le piste per il futuro, emerse dai lavori e dalle riflessioni nella Settimana Sociale, seguendo il metodo della “sinodalità” indicato dal Papa: costruire comunità energetiche; diventare una società carbon free e votare col portafoglio per premiare le aziende capaci di intrecciare valore economico, dignità del lavoro e sostenibilità ambientale; promuovere e utilizzare prodotti caporalato free; creare alleanze intergenerazionali e con la società civile.

"Non abbiamo più tempo"

“Sarà nostro dovere – ha assicurato Santoro - impegnarci perché le giuste istanze, le proposte, il manifesto dei giovani, trovino piena accoglienza e realizzazione: non abbiamo più tempo! Abbiamo visto che possiamo realizzare il mondo diverso che abbiamo troppo a lungo solo immaginato mentre si perpetravano scelte di politica economica e sociale che hanno creato divari profondissimi tra gli uomini e oltraggiato la Terra”.

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24 ottobre 2021, 15:00