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Alcuni momenti delle proteste in Francia contro il Green Pass e le limitazioni imposte dal governo Alcuni momenti delle proteste in Francia contro il Green Pass e le limitazioni imposte dal governo  

Green Pass in Francia. I vescovi: non confondiamo le libertà

L'intervento dei presuli d'Oltralpe si riferisce alle affermazioni di alcuni rappresentanti dei no-vax che hanno paragonato le restrizioni legate al possesso o meno del foglio verde vaccinale alle discriminazioni nei confronti degli ebrei al tempo del nazismo

Isabella Piro - Città del Vaticano 

La Shoah rappresenta “un orrore assoluto”, mentre la vaccinazione anti-Covid “non nega la dignità degli esseri umani”: così afferma una nota della presidenza della Conferenza episcopale francese (Cef). Negli ultimi giorni, ambienti contrari ai vaccini hanno azzardato un paragone tra la discriminazione subita dagli ebrei durante la Shoah e quella che, secondo i no-vax, verrebbe introdotta dal “Green pass”: per chi è contrario al vaccino, consentire lo svolgimento di alcune attività, come ad esempio mangiare in un ristorante al chiuso, solo ai possessori del certificato verde di avvenuta vaccinazione, significherebbe mettere in pratica una vera e propria discriminazione, come avvenuto per gli ebrei ai tempi del nazismo, costretti a portare una stella gialla di stoffa appuntata sugli abiti. Ma questa “è una grave confusione di pensiero – afferma la Cef - La Shoah rappresenta un orrore assoluto rispetto al quale la nostra condotta politica deve essere giudicata, e non diventare un giocattolo per qualsiasi causa. La vaccinazione in questione, invece, è la risposta medica disponibile per affrontare un'epidemia che rischia di paralizzare ulteriormente la vita economica, ma soprattutto la vita sociale e lo scambio di affetti e amicizie. Essa non nega la dignità degli esseri umani, giustificando la loro eliminazione”.

Responsabilità del Governo e il controllo pubblico

Per questo, il fatto che il governo di Parigi voglia “rendere obbligatorio il Green pass per alcune attività”, significa che “sta adempiendo alle sue legittime responsabilità sotto il controllo del Parlamento”, spiegano i vescovi. E “sotto lo stesso controllo, l’esecutivo impone restrizioni a coloro che rifiutano il vaccino”. Saranno quindi “le autorità giudiziarie dello Stato di diritto – sottolinea la Cef – a verificare che l’obbligo del lasciapassare sanitario sia conforme alla legge, limitatamente alla durata dell’epidemia nella sua forma più contagiosa ed in modo che le restrizioni alla libertà di movimento siano proporzionate” all’effettiva emergenza.

Vescovi: importante pensare al bene comune

Di qui, l’invito dei vescovi d’Oltralpe a “non confondere mai la libertà di viaggiare con quella di esistere, la libertà di andare al cinema o al bar con la libertà di lodare o non lodare Dio, anche se è chiaro che né lo Stato né i cittadini devono trascurare che tutte le libertà sono correlate”. “Questa epidemia - concludono i presuli francesi - ci fa sentire tutti responsabili gli uni degli altri. È un annuncio dell'unità del genere umano e dell'intima unione con Dio”. La nota è a firma dei Monsignori Éric de Moulins-Beaufort, presidente della Cef, Olivier Leborgne e Dominique Blanchet, vicepresidenti, e di padre Hugues de Woillemont, segretario generale del medesimo organismo.

L’obbligo di “Green pass” per accedere ad alcune attività sociali e commerciali è stato annunciato dal Capo dello Stato, Emmanuel Macron, lo scorso 12 luglio, in un discorso alla nazione pronunciato a reti unificate. Motivando la decisione con “la forte ripresa” della pandemia da Covid-19 nel Paese a causa della variante “Delta”, il presidente ha spiegato che il certificato verde (o l’attestato di un tampone negativo) saranno obbligatori per accedere a cinema, musei, bar, ristoranti, centri commerciali e mezzi pubblici. Il pass è richiesto dai 12 anni in su, che è l’età delle persone vaccinabili. Al contempo, Macron ha reso noto che, dal prossimo autunno, i tamponi saranno gratuiti solo con prescrizione medica; altrimenti, saranno a pagamento. La vaccinazione, infine, sarà obbligatoria per alcune categorie, come gli operatori sanitari e i care-givers. Il discorso del Capo dello Stato ha suscitato diverse manifestazioni di protesta in varie città della Francia, tra cui Parigi, Marsiglia e Strasburgo, dove le persone hanno sfilato per le strade al grido di “Libertà! Libertà!”. Infine, da ricordare che ad oggi, 25 luglio, in Francia si contano 5,98 milioni di contagi e 112mila decessi per coronavirus.

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26 luglio 2021, 07:24