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Un mese con Maria Un mese con Maria

“Un mese con Maria”, le apparizioni di Lourdes

Prima meditazione del cardinale Angelo Comastri sulle radici della devozione alla Vergine tra aneddoti e storie di conversione. Un viaggio che ci accompagnerà per tutto il mese di maggio e che inizia dalla Grotta di Massabielle. L’iniziativa di Telepace rilanciata da Vatican News

Eugenio Bonanata e Daniele D'Elia - Città del Vaticano

“Andare a scuola da Maria è andare a scuola di fede e di vita”, disse Papa Francesco durante l’udienza concessa alla Pontificia Facoltà Teologica Marianum il 24 ottobre 2020. Con questa certezza, il cardinale Angelo Comastri ci offre, in questo mese mariano, alcune preziose riflessioni affinché possiamo metterci in ascolto della Madre di Dio e da Lei ricevere ogni beneficio spirituale. Il porporato apre questa serie rievocando il contesto delle apparizioni mariane avvenute vicino Lourdes, in Francia, a metà del diciannovesimo secolo. Da allora, il luogo, è diventato meta di milioni di persone che qui si recano in pellegrinaggio ogni anno.

"Un mese con Maria" - prima meditazione

Protagonista di quei miracolosi eventi fu l'adolescente Maria-Bernarde Soubirous, meglio conosciuta come Bernadette. La giovane raccontò di aver visto una "Signora vestita di bianco", in un boschetto dove raccoglieva legna da ardere per la famiglia. Nonostante il turbamento, anche dei familiari, la ragazza continuò a recarsi alla grotta nei giorni successivi per accertarsi dell'identità della bianca Signora. E ricevette un ordine: "Dì ai sacerdoti che una cappella deve essere costruita qui". Il cardinale Comastri racconta con devozione quegli eventi straordinari e i miracoli compiuti, alla presenza di Bernadette, da Colei che il 25 Marzo si dichiarò essere “l'Immacolata Concezione”. Il dogma che definisce Maria come “preservata intatta da ogni macchia del peccato originale” era stato proclamato solo quattro anni prima, nel 1854, da Papa Pio IX. Bernadette non avrebbe potuto conoscere questo dogma non sapendo ne leggere ne scrivere e conoscendo solo il patois, il dialetto locale. Da allora, ricorda Comastri, la grotta di Lourdes è divenuta una “finestra del Cielo sulla terra”.

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01 maggio 2021, 14:00