Altare del Santuario della Madonna del Silenzio Altare del Santuario della Madonna del Silenzio

Fra Antenucci: Avezzano in festa con l’icona della Vergine del silenzio

Il 13 maggio ricorre la memoria liturgica della Beata Vergine Maria di Fatima, che quest'anno sarà affiancata anche dalla celebrazione per il primo anniversario dell'erezione del Santuario della Madonna del Silenzio, in Abruzzo, per volontà di Papa Francesco

Eugenio Bonanata e Giovanni Orsenigo – Città del Vaticano

Ad Avezzano, in provincia dell'Aquila, si festeggia un anno dalla nascita del nuovo Santuario dedicato alla Madonna del Silenzio. Era il 13 maggio 2020, nel pieno della pandemia, quando il vescovo, monsignor Pietro Santoro, attuava il desiderio espresso da Papa Francesco, di trovare una Chiesa per il culto pubblico. “Ha un grande significato – ha detto il rettore, fra Emiliano Antenucci – soprattutto in questo tempo di crisi e smarrimento. Il silenzio, infatti, è uno dei più grandi messaggi che la Madonna può dare all'umanità, perché è proprio dal silenzio che ha origine la Parola, che ci aiuta a fare verità con noi stessi e con Dio”.

La Madonna del silenzio
La Madonna del silenzio

Il chiacchiericcio è una bomba

L'icona della Madonna del Silenzio è stata commissionata nel 2010 da fra Emiliano alle monache benedettine dell'Isola di San Giulio sul Lago d'Orta in provincia di Novara. “Guardandola – ha detto il cappuccino ai microfoni di Telepace – saltano all'occhio le mani della Vergine Maria: la mano sinistra dice di fermarsi e di non correre, mentre quella destra invita al silenzio, ponendosi l'indice sopra la bocca”. Un ammonimento che anche Papa Francesco ha espresso più volte nel corso del suo pontificato, come ad esempio nel 2017 durante l'udienza al Pontificio Collegio Pio Brasiliano: “il chiacchiericcio – disse – è un atto terroristico, perché con la chiacchiera butti una bomba, distruggi l'altro e te ne vai tranquillo”. Il Pontefice aveva conosciuto la Madonna del Silenzio per la prima volta nel 2015, quando un suo collaboratore gliene aveva fatta avere una copia. Affascinato da questa icona della Vergine, il Papa la fece collocare tra i due ascensori nel Cortile di San Damaso, passaggio obbligato per chiunque si rechi nel Palazzo Apostolico. Solamente un anno dopo, fra Emiliano portò l'icona originale all'udienza generale a Piazza San Pietro, dove il Santo Padre la benedisse e l’autografò sul retro. “Non sparlare degli altri!”, scrisse. Una frase che il rettore del Santuario ha utilizzato come titolo del suo ultimo libro –  edito da Effatà –  aperto da una prefazione del Papa. “Questo volume – dice l’autore – è stato scritto per fare una diagnosi sulle motivazioni del chiacchiericcio, ma anche per trovare una cura allo sparlare degli altri”.

Fra Emiliano Antonucci davanti la Vergine del silenzio
Fra Emiliano Antonucci davanti la Vergine del silenzio

Un silenzio che parla

Nel 2019, quasi tre anni dopo quell'incontro sul sagrato di Piazza San Pietro, fra Emiliano viene ricevuto in udienza privata. Durante l'incontro, durato oltre un’ora, è lo stesso Francesco a chiedere: “cosa posso fare per te?”. “Avevo pensato ad un Santuario per dare culto pubblico alla Madonna del Silenzio”, la risposta del frate. Un'intenzione che ha trovato immediatamente il favore del Papa, come dimostra l'apertura ad Avezzano a soli 14 mesi di distanza. “La più bella definizione della Madonna del Silenzio non me l'ha data un mariologo, ma una bambina di 9 anni”, conclude il suo racconto fra Antenucci. “Guardando l'immagine, Sofia si rivolge alla sua mamma e dice: se la Madonna ci chiede di fare silenzio significa che il figlio ci deve dire qualcosa”.

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Il Santuario della Madonna del Silenzio
11 maggio 2021, 08:00