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India, cristiani: cambiare data per elezioni distrettuali a Tripura

In una lettera alla Commissione elettorale monsignor Lumen Monteiro ha espresso le sue preoccupazioni in merito alla scelta di tenere il voto a Pasqua

Isabella Piro - Città del Vaticano

Sono previste per il 4 aprile, domenica di Pasqua, le elezioni distrettuali a Tripura, Stato nord-orientale dell’India. Una data che ha sollevato il disappunto dei cristiani, preoccupati della coincidenza tra le votazioni e la Solennità della Risurrezione del Signore. “La Pasqua è il culmine della Settimana Santa, al quale tutti i fedeli vogliono prendere parte e ciò ostacolerebbe la loro partecipazione al processo elettorale”, ha detto in una nota padre Joseph Pulinthanath, portavoce della diocesi di Agartala che copre lo Stato di Tripura. Inoltre, in una lettera alla Commissione elettorale, il vescovo locale, Monsignor Lumen Monteiro, ha espresso le sue preoccupazioni per la comunità cristiana: "Le consultazioni tenute nella domenica di Pasqua feriranno i sentimenti religiosi dei fedeli. Per permettere al popolo di esercitare il suo diritto di voto e per consentirgli di adempiere al suo precetto pasquale, vi chiediamo di riprogrammare la data delle votazioni, nell'interesse degli elettori cristiani dello Stato".

Chiesto il cambio di data

Copie della lettera del presule sono state inviate anche alla Commissione elettorale nazionale, al governo di Tripura e al responsabile elettorale delle votazioni distrettuali locali. All’appello della Chiesa si è unito anche il Forum cristiano per i diritti umani. Situato al confine con il Bangladesh, lo Stato di Tripura è tra i più piccoli dell’India. Isolato geograficamente dalle catene montuose, presenta notevoli sacche di povertà, grave disoccupazione e carenza di infrastrutture, basando le sue entrate economiche prevalentemente sull’agricoltura. Abitato da oltre 3milioni di abitanti, lo Stato di Tripura è a prevalenza indù, pari all'83 per cento della popolazione, mentre i cristiani superano di poco il 4 per cento. L’8,6 per centro è, invece, rappresentata dai musulmani; la percentuale restante si suddivide tra sikh e culti locali. Da ricordare che richieste di posticipare le elezioni sono state presentate anche dai cristiani degli Stati del Bengala e dell’Assam, dove le votazioni sono previste il primo aprile, Giovedì Santo. Tuttavia, tali petizioni sono state respinte dalle autorità con la motivazione che “le disposizioni necessarie sono state già avviate e completate”.

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09 marzo 2021, 08:00