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Giornata della donna. Delpini: alzare grido di protesta contro violenze

In messaggio diffuso in vista dell’8 marzo, l’arcivescovo di Milano, monsignor Mario Delpini deplora “ogni uomo che percuote una donna e che disprezza una sorella, un fratello”; “ogni casa corrotta a prigione, ogni bellezza ridotta a spettacolo, ogni sogno trasformato in incubo, ogni donna usata come oggetto”

Isabella Piro - Città del Vaticano

“Contro la viltà del prepotente, contro la violenza ottusa che colpisce, contro la pretesa aggressiva di possedere, contro la perfidia dell’umiliare, alzerò il grido della protesta”: sono le parole dell’Arcivescovo di Milano, Monsignor Mario Delpini, contenute nel messaggio diffuso oggi, in vista dell’8 marzo, Giornata internazionale della donna. “Sarò la voce di ogni donna ferita, di ogni giovinezza negata, di ogni bellezza sfruttata, di ogni fedeltà tradita – continua il presule - Alzerò il grido della protesta e l’invocazione della giustizia per ogni bambina violata, per ogni ragazza ingannata, per ogni maturità umiliata, per ogni morte violenta”. E ancora l’Arcivescovo milanese deplora “ogni uomo che percuote una donna e che disprezza una sorella, un fratello”; “ogni casa corrotta a prigione, ogni bellezza ridotta a spettacolo, ogni sogno trasformato in incubo, ogni donna usata come oggetto”. All’opposto della violenza, invece, conclude Monsignor Delpini, c’è la complementarietà tra uomini e donne, poiché gli uni senza le altre “si ripiegano nella solitudine” e “cantano la malinconica elegia dell’incompiuto” nel pensiero, nella vita, nell’amore.

Un sito web oer aiutare le donne

Intanto, sempre oggi la Caritas Ambrosiana ha lanciato un sito web dove chiedere aiuto contro la violenza sulle donne, un fenomeno drammatico acuito da un anno di pandemia che ha costretto molte vittime a restare chiuse in casa, insieme ai loro carnefici. Secondo l’Istat, infatti, la scorsa primavera il numero verde anti-violenza ha visto un aumento del 73 per cento delle richieste di aiuto, rispetto allo stesso periodo del 2019. Per ampliare, dunque, la rete di soccorsi è stato avviato il nuovo sito web “Non è amore” (https://noneamore.caritasambrosiana.it/): concepito per essere “uno strumento non solo di informazione e sensibilizzazione, ma anche un mezzo attraverso il quale chiedere aiuto in maniera sicura”, il sito offre “indicazioni per riconoscere i primi segni rivelatori della violenza domestica, nonché la possibilità, attraverso un apposito form, di entrare in relazione con gli operatori del servizio antiviolenza in maniera protetta, ricorrendo alla navigazione privata sui browser, così da non destare sospetti e quindi possibili ritorsioni del partner molestatore”.

Una speciale sezione della pagina, inoltre, dà “consigli pratici su come mettersi al sicuro quando la situazione precipita e la sola soluzione è abbandonare il proprio domicilio (i documenti da raccogliere, chi contattare, cosa portare con sé)”. “La crisi sociale innescata dalla pandemia – sottolinea Luciano Gualzetti, direttore di Caritas Ambrosiana – ha esasperato i rapporti all’interno delle famiglie. E a farne le spese sono state spesso le donne, per le quali, purtroppo, la propria casa non è sempre il posto più sicuro dove restare”. “Bisogna prenderne atto di tutto questo – conclude - e offrire, quando è il caso, delle vie d’uscita, prima che sia troppo tardi”.

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07 marzo 2021, 10:45