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Vescovi del Belgio: le nuove norme anti–Covid dimenticano il culto

I presuli lamentano che non ci sia stato un aggiornamento delle disposizioni in vista della Pasqua. Le Messe, al momento, possono essere celebrate solo con 15 persone

Tiziana Campisi – Città del Vaticano9

In Belgio, un nuovo decreto ministeriale pubblicato sabato scorso ha disposto ulteriori misure restrittive anti-Covid al fine di contenere i contagi, ridurre la curva dei positivi e i ricoveri negli ospedali. Nel Paese si registrano in media 221 ospedalizzazioni alla settimana, il tasso di positività è più alto fra gli adolescenti di età compresa fra i 10 e i 19 anni e gli adulti fra i 40 e i 64 anni e la maggior parte dei focolai si riscontra nell’ambito dell’istruzione e del lavoro. Le nuove disposizioni, però, non fanno alcun cenno alla pratica del culto. “Il Primo Ministro non ha menzionato il culto - osserva padre Tommy Scholtes, portavoce della Conferenza episcopale belga -. Ciò significa che è possibile celebrare messe con 15 persone. È deplorevole che i culti siano stati ancora una volta dimenticati”.

Un silenzio che non si comprende

Il portale dei vescovi ricorda che nei grandi magazzini è consentito l’ingresso fino a 50 persone. Per padre Scholtes il silenzio del governo è “probabilmente legato al fatto che è un periodo importante per ebrei, cristiani e musulmani”. Per la Settimana Santa, il portavoce dei vescovi spiega che ogni sacerdote sta cercando di organizzare le celebrazioni come può, consultando il proprio decano e il proprio vescovo e che in alcune chiese le messe non sono riprese perché lo screening dei fedeli autorizzati e le prenotazioni sono difficili da organizzare. Per prepararsi alla Pasqua, poi, i sacerdoti contano anche sui laici, per essere aiutati nella predisposizione di celebrazioni ordinate, ma padre Scholtes osserva che alla maggior parte dei cristiani non resterà che seguire i riti pasquali attraverso la televisione e che, come di consueto, venerdì sera l’RTBF trasmetterà la Via Crucis del Papa. Per consentire una più ampia partecipazione di fedeli in presenza, il portavoce dei vescovi suggerisce di aumentare il numero delle celebrazioni durante il Triduo Pasquale, mentre nella Vallonia, il decano di Arlon, Pascal Roger, sta preparando la Messa di Pasqua in drive-in, nel parcheggio della Maison de la Culture. Per Natale, più di 400 persone hanno potuto assistere alla Messa dalle loro auto.

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29 marzo 2021, 11:08