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Il vescovo Moses Chikwe, ausiliare di Owerri (al centro), liberato ieri con il suo autista dopo 5 giorni di sequestro Il vescovo Moses Chikwe, ausiliare di Owerri (al centro), liberato ieri con il suo autista dopo 5 giorni di sequestro 

Nigeria: liberato vescovo rapito. Monsignor Obinna: “Grazie a Papa e polizia"

Monsignor Moses Chikwe, ausiliare di Owerri, sequestrato il 27 dicembre col suo autista, è stato rilasciato ieri sera alle 22 dai rapitori. L’arcivescovo di Owerri Antony Obinna, in un comunicato, ringrazia l’opera delle forze di polizia e Papa Francesco, che ieri all’Angelus ha lanciato un appello per la liberazione

Alessandro Di Bussolo – Città del Vaticano

Sono stati liberati intorno alle 22 di ieri, in Nigeria, il vescovo ausiliare della diocesi di Owerri, monsignor Moses Chikwe, e il suo autista. Sono stati rilasciati dai rapitori che li avevano aggrediti e prelevati la notte del 27 dicembre vicino all’abitazione del presule, mentre tornavano da una celebrazione in una parrocchia.

Obinna: "Monsignor Chikwe è illeso, ma indebolito dal sequestro"

Lo conferma l'arcivescovo di Owerri, monsignor Antony J. Obinna, ringraziando Dio per la liberazione dei due rapiti, che sono illesi. "Ho visitato il vescovo Chikwe, nella sua residenza verso le 22.45 – racconta monsignor Obinna - appariva e si sentiva debole per la traumatica esperienza" aggiungendo che l'autista e' stato trasportato in ospedale per una profonda ferita di arma da taglio inferta dai rapitori. Il portavoce del comando della Polizia dello Stato di Imo ha detto che il vescovo e il suo autista sono stati rilasciati senza il pagamento di alcun riscatto, grazie a un'operazione di polizia.

L' appello del Papa all'Angelus del 1 gennaio

Ieri all'Angelus del primo giorno dell'anno, Papa Francesco aveva lanciato un appello per la sua liberazione, come per quella di “tutti coloro che sono vittime di simili atti, in Nigeria”, e perché “quel caro Paese ritrovi sicurezza, concordia e pace”. L'arcivescovo di Owerri, nel comunicato, ringrazia Papa Francesco per il suo appello e tutti i vescovi, sacerdoti, religiosi, laici che hanno pregato per la felice conclusione del sequestro. Ringrazia anche il nunzio apostolico in Nigeria, l'arcivescovo Antonio G. Filipazzi, “per essere rimasto in contatto con me e con le autorità vaticane durante questa dolorosa vicenda”.

L' impegno della polizia nigeriana per la liberazione

Obinna si dice poi grato alle forze di polizia degli Stati di Imo e Anambra e quelle federali della Nigeria, per gli sforzi congiunti profusi per ottenere la liberazione di monsignor Chikwe e del suo autista. Ricordiamo che l'auto del vescovo rapito era stata ritrovata nei pressi della cattedrale dell'Assumpta a Owerri. La polizia aveva subito attivato due squadre speciali, il Quick Intervention Team (Quit) e l'Anti Kidnapping Unit (Aku). In quell'area, il Sud-est della Nigeria, operano bande armate non legate ai terroristi di Boko Haram (che sono invece presenti in una regione molto distante, a Nord) e sono frequenti i rapimenti a scopo estorsivo.

Due settimane prima, rapito per un giorno un sacerdote

Appena due settimane prima di questo sequestro, infatti, sempre nell'Imo, è stato rapito un altro religioso cattolico, padre Valentine Oluchukwu Ezeagu.. Il sacerdote era stato prelevato il 15 dicembre da uomini armati, mentre stava andando ai funerali del padre, ed era stato poi liberato il 16 dicembre. Il 30 dicembre le donne della Christian Women Organization (Cwo) avevano organizzato a Owerri una marcia di protesta per chiedere la liberazione del vescovo e del suo autista. 

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02 gennaio 2021, 10:55