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Insegnamento della religione cattolica Insegnamento della religione cattolica 

Ora di religione. Cei: strumento essenziale di dialogo e conoscenza

L'importanza per la formazione dei giovani della preparazione in ambito religioso viene sottolineata in un messaggio della Conferenza episcopale italiana, diffuso in vista della scelta che gli studenti e i genitori sono chiamati a compiere relativamente all' “ora di religione” per l’anno scolastico 2021-2022

Isabella Piro - Città del Vaticano

L’insegnamento della religione cattolica consente di “conoscere e contestualizzare in un’ottica più ampia la storia culturale del nostro Paese e del mondo intero, attraverso le idee che la religione cristiana ha prodotto” e offre agli studenti la possibilità di “confrontarsi con le domande profonde della vita”: lo scrive la Presidenza della Conferenza episcopale italiana (Cei), in un messaggio diffuso in vista della scelta che, entro il 25 gennaio, gli studenti e i genitori sono chiamati a compiere relativamente alla così detta “ora di religione” per l’anno scolastico 2021-2022. “L’insegnamento della religione cattolica - sottolinea la nota - si pone proprio nell’orizzonte degli interrogativi esistenziali, che sorgono anche nei nostri ragazzi”. E in tempo di pandemia da Covid-19, che “ci sta ponendo di fronte problemi inediti per l’umanità - affermano i vescovi italiani - pensiamo che le generazioni future potranno affrontare meglio anche le sfide nel campo dell’economia, del diritto o della scienza se avranno interiorizzato i valori religiosi già a scuola”.

Centrale per la formazione delle nuove generazioni

Al contempo, la Cei ribadisce che una solida preparazione nell’ambito religioso consente di “apprezzare il mondo guardando oltre le apparenze, di non accontentarsi delle cose materiali puntando piuttosto a quelle spirituali, di confutare le false superstizioni escludendo ogni forma di violenza in nome di Dio, di allenarsi al dialogo sempre rispettoso dell’altro, di formare una coscienza matura imparando a crescere tenendo conto degli altri e soprattutto dei più deboli”. Per questo, i presuli si dicono sicuri del fatto che “l’alleanza educativa stretta tra genitori, studenti e insegnanti di religione cattolica consenta di vivere il tempo della scuola come un’occasione di reale formazione delle nuove generazioni in modo sano e costruttivo, per il bene dei nostri ragazzi e della nostra società”.

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11 gennaio 2021, 13:08