Cerca

I vescovi del Benin (foto d'archivio del 2017) I vescovi del Benin (foto d'archivio del 2017)

Benin verso le presidenziali. Appello dei vescovi per un voto pacifico

Appello dei vescovi del Benin in vista delle elezioni del prossimo 11 aprile nel Paese africano: sia un voto pacifico, democratico e trasparente

Isabella Piro – Città del Vaticano

Il Benin si prepara a vivere, il prossimo 11 aprile, le elezioni presidenziali. In vista della tornata elettorale, la Conferenza episcopale nazionale (Ceb) ha lanciato un appello, raccomandando vivamente che “tutti i partiti politici e le istituzioni coinvolte nell'organizzazione delle votazioni si impegnino in un dialogo franco, in vista di un'elezione presidenziale pacifica, veramente inclusiva, democratica e trasparente". L’esortazione della Ceb è contenuta nel messaggio finale dell’Assemblea plenaria dei vescovi, svoltasi dal 19 al 22 gennaio. In particolare, i presuli notano con apprensione "le crescenti differenze tra gli attori politici in lizza, il calendario elettorale e i patrocini". Secondo le modifiche del 2019 alla legge elettorale, ogni candidato alla presidenza nazionale deve avere il patrocinio del 10 per cento dei sindaci o dei deputati. Tuttavia, attualmente, il Parlamento del Benin è composto esclusivamente da deputati del movimento presidenziale, il che mette a rischio il pluralismo dei candidati alla poltrona di Capo dello Stato. Il tema è stato al centro anche della riflessione della Corte Costituzionale che, però, l’8 gennaio, ha dichiarato di non avere le competenze necessarie per dare seguito al ricorso di tre cittadini, i quali chiedevano l’abolizione del sistema del patrocinio. Sulla stessa linea si è mosso l'Osservatorio cattolico cristiano della governance che, a dicembre, ha esortato il Parlamento e la stessa Corte Costituzionale a prendere le misure necessarie per eliminare tale sistema, poiché “esso pone problemi che rendono difficile applicare e organizzare un'elezione presidenziale trasparente, credibile e pacifica”.

In crescita l’inquinamento acustico

Tra gli altri argomenti evidenziati dalla Ceb nel suo messaggio conclusivo della Plenaria, c’è anche l’allarme per l'aumento dell'inquinamento acustico nei quartieri delle città e dei villaggi del Paese, con la conseguente richiesta alle autorità nazionali di far rispettare la legislazione in materia. Forte anche la sottolineatura dei presuli sull’incremento degli incidenti stradali e l’esortazione a tutti a “rispettare rigorosamente il codice della strada”.

In corsa anche l’attuale presidente Talon

 Infine, i vescovi del Benin ribadiscono l’auspicio di elezioni pacifiche. Da ricordare che tra i candidati alle prossime consultazioni c’è anche l’attuale presidente, Patrice Talon, in corsa per un secondo mandato dopo la vittoria del 2016. Il bilancio del suo quinquennio alla guida del Paese è positivo, naturalmente, per i suoi sostenitori che evidenziano i progressi raggiunti dal Paese, soprattutto in ambito economico. La Banca mondiale, infatti, ha segnalato il passaggio del Benin dalle nazioni a basso reddito a quelle con medio reddito. Numerose, inoltre, le inchieste avviate dalla magistratura per fermare la corruzione. Diverse però le opinioni della popolazione sempre più vittima della povertà, mentre i partiti politici dell’opposizione accusano Talon di essersi rimangiato la promessa di non ricandidarsi.

Grazie per aver letto questo articolo. Se vuoi restare aggiornato ti invitiamo a iscriverti alla newsletter cliccando qui

28 gennaio 2021, 09:00