Gesù Bambino Gesù Bambino 

Wcc: cerchiamo conforto e speranza nella buona notizia della nascita di Gesù

Paura e disperazione, speranza e gioia. Questo il binomio al centro del messaggio di Natale del reverendo Ioan Sauca, Segretario generale ad interim del Consiglio mondiale delle Chiese (Wcc), dedicato al difficile momento storico che l’umanità sta vivendo a causa della pandemia del Covid-19

Lisa Zengarini- Città del Vaticano

Come ai tempi della nascita di Gesù, “le ragioni per avere paura e vivere nella disperazione sono numerose”, ma “nelle ore più buie della storia, i cristiani hanno tante volte trovato conforto e speranza nella buona notizia della nascita del Salvatore a Betlemme”, esordisce il messaggio. “Quest'anno la celebrazione del Natale celebrata nelle chiese e nelle famiglie sarà mitigata dalle distanze fisiche e da altre restrizioni necessarie per proteggersi dal coronavirus. Piangeremo tanti morti in tutto il mondo ed esprimeremo la nostra gratitudine a coloro che si prendono cura dei malati con dedizione e grande coraggio”, scrive il reverendo Sauca.

Nella nascita di Cristo c’è il trionfo sulla disperazione

“Ovunque – osserva - la pandemia ha lacerato il tessuto sociale, portando disoccupazione di massa e persino fame, esponendo ed esacerbando le disuguaglianze, seminando discordia e caos”, minando la stabilità dei governi. Questo mentre “la violenza e la guerra continuano a distruggere i mezzi di sussistenza di intere popolazioni che contano un accresciuto numero di rifugiati e migranti a uccidere tanti uomini, donne e bambini”. “Eppure, anche in queste circostanze, la voce degli angeli risuona nei cieli, proclamando con grande gioia la venuta di Cristo. Come cristiani - sottolinea il messaggio -  vediamo in questo evento singolare della nascita di Gesù Bambino in un villaggio desolato alla periferia dell'Impero Romano, i fragili inizi della nostra stessa redenzione. Come credenti, intravediamo, il ‘sì’ di Dio alla vita e l'alba di una nuova vita che trionfa sulla morte e sulla disperazione. L'incarnazione è il ‘sì’ decisivo di Dio all'umanità e al Creato”, rimarca il reverendo Sauca.

Ritroviamo la speranza, il coraggio e l’amore

Di qui l’invito rivolto ai cristiani a tutti gli uomini e donne del mondo “affinché la paura ceda il posto alla gioia e che in questo anno di tristezza, solitudine e sofferenza possa portare speranza, coraggio e l'amore al servizio della giustizia e della pace. In un mondo di dolore e di morte, la festa del Natale ci permette di trovare conforto, di ritrovare la speranza e di intravedere con profonda fede il trionfo della vita e dell'amore nella nascita di Gesù”, conclude il messaggio.

Grazie per aver letto questo articolo. Se vuoi restare aggiornato ti invitiamo a iscriverti alla newsletter cliccando qui

01 dicembre 2020, 16:13