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Vigilia di Natale, Germania: uniti nel canto "Astro del ciel"

La Chiesa evangelica luterana della Germania del nord invita i fedeli ad affacciarsi nella notte della Vigilia per intonare il canto natalizio “Astro del ciel”. L’appuntamento è alle 20, sui balconi e davanti alle finestre, in un inno di speranza mentre il Paese è in lockdown. La stessa iniziativa è stata lanciata dalla Chiesa cattolica

Tiziana Campisi - Città del Vaticano

Sono tante le parrocchie che si stanno preparando all'evento di cantare insieme questa sera, nella notte più santa dell’anno. "Astro del Ciel", in tedesco "Stille Nacht, Heilige Nacht", è stata cantata per la prima volta a Natale nel 1818, ad Oberndorf, un paesino del salisburghese, in Austria, da dove poi si è diffusa in tutto il mondo. Le parole furono scritte nel 1816 dal sacerdote salisburghese Joseph Mohr, allora assistente parrocchiale nella chiesa di Mariapfarr, e tenute in un cassetto in attesa che qualcuno che potesse metterle in musica. Due anni dopo a comprre la musica fu Franz Xaver Gruber, maestro di una scuola elementare e organista. La prima esecuzione pubblica avvenne nella notte del 24 dicembre 1818 durante la Messa di Natale nella chiesa di San Nicola a Oberndorf. Ebbe poi lo spartito Carl Mauracher, fabbricante di organi della Zillertal, che lo portò con sè in Tirolo, dove ebbe subito larga diffusione.

Una delle canzoni natalizie più conosciute al mondo

Oggi "Astro del ciel" è una delle più note e conosciute canzoni natalizie; due anni fa, anno del bicentenario della sua prima esecuzione, in Austria l'anniversario è stato celebrato con una serie di eventi. La versione italiana non è una traduzione del testo tedesco, ma un testo originale scritto dal sacerdote bergamasco Angelo Meli negli anni '30. Nei Paesi di lingua tedesca è la canzone natalizia più popolare, sia per i cattolici che per i luterani, ma anche fra i non credenti.

Una candela per illuminare la notte scura

“Le celebrazioni religiose che riuniscono tutti non sono possibili quest’anno - spiega il vescovo Kristina Kühnbaum-Schmidt - ma c’è sempre qualcosa da fare che possa riunire tutti. Cantare insieme ‘Astro del ciel', magari con una candela in mano per illuminare l’oscurità che incombe su di noi e minaccia la vita, potrebbe essere un segno di conforto alla vigilia di Natale”. Nel suo videomessaggio di Natale, sul portale del Consiglio Mondiale delle Chiese, il vescovo Kristina Kühnbaum-Schmidt, aggiunge che il canto proposto si addice pienamente alla notte del 24 dicembre, che tra l’altro, allietata da tante voci in coro, non sarà una notte come le altre, soprattutto per chi è solo.

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24 dicembre 2020, 08:00