Visita di Papa Francesco a Loreto (25 marzo 2019) Visita di Papa Francesco a Loreto (25 marzo 2019)

Feste mariane a Loreto. Dal Cin: Maria vive con noi questo tempo di pandemia

Giubileo lauretano cadenzato in questi giorni dalle Feste mariane, iniziate con la solennità dell’Immacolata Concezione e scandite anche dalla Veglia della Venuta e dalla solennità della Beata Vergine. Con noi monsignor Fabio Dal Cin, arcivescovo prelato di Loreto: “Maria è con noi in questa prova che colpisce tutta l'umanità”

Amedeo Lomonaco – Città del Vaticano

La Santa Casa di Loreto, secondo la tradizione, è parte dell’abitazione della Vergine, che era costituita da una grotta scavata nella roccia e da una camera antistante. Quest’ultima fu trasportata, secondo la tradizione per “mistero angelico” da Nazareth per giungere il 10 dicembre 1294 sul colle loretano. Nella notte tra il 9 e il 10 dicembre, con la Veglia della Venuta si rievoca questo evento. Ogni anno, nella piazza centrale dove si affaccia la Basilica della Santa Casa di Loreto, si accende un falò e intorno al fuoco e si prega per invocare la protezione della Madonna. 

Veglia della Venuta e Giubileo lauretano

Quest’anno, a causa dell’emergenza sanitaria, non sarà possibile accendere un falò. Fedeli e devoti sono invitati, nelle concomitanza della Veglia delle ore 20, ad accendere un lume o una candela alla finestra. Un gesto semplice  che illumina anche il Giubileo lauretano, iniziato ufficialmente con l’apertura della Porta Santa l’8 dicembre 2019. Concesso in occasione del centesimo anniversario della proclamazione della Madonna di Loreto Patrona di tutti gli aeronauti, è stato prorogato da Papa Francesco per altri 12 mesi fino al 10 dicembre 2021.

Il triduo lauretano

Il programma delle Feste mariane, apertosi con le celebrazioni per la solennità dell’Immacolata, è scandito per la Veglia della Venuta dalla recita del Rosario e dall’uscita della venerata immagine della Madonna sul sagrato della basilica per la supplica e la benedizione. Il 10 dicembre, il giorno in cui si celebra la festa liturgica della Madonna di Loreto in ricordo della data dell'arrivo della Santa Casa di Nazareth, alle ore 10 si tiene la solenne celebrazione eucaristica.

Madonna di Loreto
Madonna di Loreto

Maria è con noi

A Vatican News monsignor Fabio Dal Cin, arcivescovo prelato di Loreto e delegato Pontificio per il Santuario della Santa Casa, ricorda che nonostante le limitazioni dovute alla pandemia sono stati confermati gli appuntamenti fondamentali delle Feste mariane. Appuntamenti e celebrazioni che si potranno seguire anche on line sul canale Youtube “Santa Casa Loreto”.

Ascolta l'intervista a monsignor Dal Cin

R.- La “Festa della Venuta” è sempre la grande festa del Santuario della Santa Casa di Loreto proprio perché all'origine di questo Santuario non c'è una apparizione della Madonna o un quadro prodigioso. Ma è proprio la reliquia della Santa Casa. Da secoli, si celebra la venuta di questa Casa sul Colle di Loreto proprio nella notte tra il 9 e 10 dicembre. È questo un momento molto partecipato da parte della gente, del popolo di Dio. Quest’anno  non sarà così: le norme, che giustamente vanno osservati in questo momento così difficile di pandemia, ci costringono a ridimensionare il programma. Gli eventi fondamentali, però, rimangono. Ed è giusto che restino perché questo è un momento di grande fede, di grande amore verso Dio, verso la Madonna, verso la Chiesa. E l'amore non si ferma in questo tempo di pandemia. Devono rimanere questi appuntamenti.

Ricordiamo alcuni di questi appuntamenti delle Feste mariane del 2020…

R.- Per esempio la notte della Venuta, reciteremo  il Rosario alle 20 e non alle 22 in modo che le persone possano tornare a casa entro le 22.  E poi ci sarà la processione, anche se la partecipazione, sarà molto ridimensionata. Ci sarà la processione solo dell'immagine della Vergine che uscirà dalla Santa Casa e percorrerà la basilica e la piazza antistante. Sarà un momento simbolico per rievocare il desiderio di Maria che ripete la sua uscita di casa quando andò a visitare Elisabetta. Maria, che esce idealmente ed entra in tutte le case, desidera entrare in tutte le case e anche in tutti i luoghi di sofferenza. Maria esce per portare quello che ha portato ad Elisabetta: consolazione, aiuto, speranza. In una parola, per portare Cristo. Poi si concluderà la processione sul sagrato della basilica e davanti all'immagine della Vergine verrà pronunciata la supplica che proprio dai primi giorni della pandemia, ininterrottamente, ogni giorno viene innalzata alla Vergine per chiedere aiuto, conforto e forza in questo momento difficile per tutta l'umanità. Il giorno dopo, il 10 dicembre, la celebrazione solenne alle ore 10 per tutti devoti. Sarà sempre un momento con la presenza contingentata dei fedeli perché queste sono le norme ed giusto osservarle. E sarà, in quest'anno del Giubileo, una celebrazione particolarmente dedicata alla Beata Vergine di Loreto, patrona dei viaggiatori d'aereo. Affideremo  a Maria tutto il mondo dell'Aeronautica civile e militare e quanti lavorano in questo mondo.

La solennità della Beata Vergine di Loreto racchiude in sé una forza attrattiva straordinaria con  la sua storia, la sua protezione, il legame così forte con l'Italia. Quest'anno ci sono delle modifiche dettate dal periodo che viviamo. Quale è la preghiera e l'affidamento che consegnate alla Vergine a nome anche del Paese e del mondo?

R. – Con la supplica da fine febbraio si prega ogni giorno davanti all'immagine della Madonna. Si affidano alla Vergine gli ammalati, le loro famiglie, i bambini,  i giovani, gli anziani, i sofferenti e le persone sole. Ed anche tutti coloro che, negli ospedali, si prendono cura degli ammalati e dei sofferenti. E che talvolta devono anche accompagnarli negli ultimi momenti di questa vita terrena. È una preghiera corale che abbraccia tutta l'umanità. Ed è tutta l'umanità sofferente, ma anche con grande desiderio di speranza che prende voce davanti a Maria. E questo viene particolarmente rinnovato, appunto, nella santa del Santuario della Santa Casa che cade  tra il 9 e 10 dicembre.

Le Feste mariane cadono nel Giubileo prolungato dal Papa. Quali i frutti di questo periodo di grazia del tutto speciale?

R. - I frutti penso che li conoscerà solo lo Spirito Santo: è il Signore che vede nei cuori la disponibilità ad accogliere la Sua grazia. Una cosa è certa: indipendentemente dallo stravolgimento che ha avuto l’agenda, il Santo Padre ha voluto prorogare ancora di un anno il Giubileo proprio per permettere ai fedeli di vivere la grazia di questo tempo. Anche se le forme subiscono delle modifiche, c’è la grazia del Giubileo. E credo che sia un segno di speranza: proprio mentre stiamo attraversando insieme con tutta l'umanità questo momento difficile e preoccupante, il Giubileo lauretano ci ricorda che Maria è con noi ed è con noi in questa prova che colpisce tutta l'umanità. Ed è un segno evidente il Giubileo lauretano che Maria ci è vicina. Vive con noi la prova che stiamo attraversando e soprattutto ci aiuta a vivere in Cristo, con Cristo quanto noi stiamo vivendo adesso. Ci indica Cristo anche come il punto e la strada di partenza per poter uscire insieme da questa pandemia.

Il Papa a Loreto

Papa Francesco si è recato a Loreto il 25 marzo del 2019. Il Pontefice ha celebrato l'Eucaristia nella Santa Casa e al termine della Messa ha firmato l'esortazione post-sinodale ai giovani. Nel Santuario il Pontefice ha poi salutato gli ammalati. Dopo essere uscito sul sagrato della basilica, ha incontrato i fedeli. "La Santa Casa - ha detto il Santo Padre in quell'occasione - è la casa dei giovani, perché qui la Vergine Maria, la giovane piena di grazia, continua a parlare alle nuove generazioni, accompagnando ciascuno nella ricerca della propria vocazione. Per questo ho voluto firmare qui l’Esortazione apostolica frutto del Sinodo dedicato ai giovani. Si intitola Christus vivit – Cristo vive”.

Francesco a Loreto (25/03/2019)

Supplica alla Beata Vergine di Loreto in tempo di pandemia

L'affidamento alla Madre non si è mai interrotto, neanche nei giorni difficili del lockdown. Alla preghiera del Rosario si aggiunge, in questo tempo di incertezza e di forte preoccupazione, la supplica a Maria.

O Vergine Madre,

come sei uscita dalla tua Santa Casa per portare conforto alla cugina Elisabetta,
visita le nostre case e i luoghi di sofferenza
e, in questo tempo di incertezza e di forte preoccupazione, portaci la tua materna
consolazione.
Ti affidiamo gli ammalati e le loro famiglie, i bambini e i ragazzi, i giovani e gli anziani, i sofferenti e le
persone sole.
Accogli tra le tue braccia i defunti e conforta i loro familiari.
Sostieni i medici, gli operatori sanitari e quanti lavorano per il bene e la sicurezza di
tutti.
Aiutaci a svolgere i nostri impegni con responsabilità, con spirito di fraternità e
di solidarietà.
Liberaci dalla pandemia che ci sta colpendo, affinché possiamo tornare sereni al
nostro lavoro e guardare al futuro con speranza per lodarti e ringraziarti con cuore
rinnovato.
O Maria, allontana da noi ogni male e concedici  la gioia del Vangelo,
perché nel dono dello Spirito Santo si rinsaldi la nostra fede,
si ravvivi la speranza, si rafforzi la carità.
Ascolta, o Madre, la nostra preghiera!

Sotto la tua protezione cerchiamo rifugio,
Santa Madre di Dio:
non disprezzare le suppliche di noi
che siamo nella prova,
e liberaci da ogni pericolo,
o Vergine gloriosa e benedetta.

Vergine di Loreto,
Salute degli infermi, prega per noi;
Consolatrice degli afflitti, prega per noi.

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Visita di Papa Francesco a Loreto (25-03-2019)
09 dicembre 2020, 08:00