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In Congo, un grande progetto per aiutare 800 famiglie povere

L’iniziativa, nata dalla collaborazione tra Caritas e Chevron Congè, è il culmine del progetto pensato in seguito al diffondersi della pandemia di Covid-19.

Tiziana Campisi - Città del Vaticano

Si concluderà entro dicembre nell’arcidiocesi di Pointe-Noire la distribuzione di kit alimentari per le famiglie più disagiate. Grazie alla Caritas e a Chevron Congo saranno in totale 800 le famiglie, per un totale di 5mila persone, che riceveranno aiuti. L’iniziativa, riferisce La Semaine Africaine, è il culmine del progetto pensato in seguito al diffondersi della pandemia di Covid-19.

Costruire la pace e la giustizia

L’arcivescovo di Pointe-Noire, monsignor Miguel Olaverri, all’inizio della campagna di distribuzione dei kit alimentari, ha esortato ad avere attenzione per i poveri e che se i poveri non vengono dimenticati allora l’Eucaristia ha un significato e il ministero socio-politico ha un senso. “Tutti coloro che hanno una responsabilità socio-politica sono eletti per il popolo, per i poveri, ha detto il presule. È un obbligo testamentario che noi cristiani e quindi cittadini abbiamo ricevuto per costruire la pace e la giustizia, per praticare la carità”.

Nuovi progetti

Katia Mounthault-Tatu, responsabile delle relazioni pubbliche e istituzionali di Chevron Congo, a sua volta, ha dichiarato che dopo questa campagna, con la Caritas, saranno pensate nuove modalità per un approccio più sostenibile di aiuto o sostegno alle popolazioni povere.

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26 dicembre 2020, 08:00