Papa Francesco durante un incontro con i giovani di Scholas occurrentes (archivio) Papa Francesco durante un incontro con i giovani di Scholas occurrentes (archivio) 

Se la lezione virtuale riaccende la serenità

Scholas Occurrentes, la fondazione istituita dal Papa, ha sperimentato in tempo di Covid e chiusure scolastiche l'efficacia di una serie di incontri a distanza, offerti a duemila giovani di 15 nazioni del mondo: le percentuali registrate hanno dimostrato un miglioramento della salute emotiva degli studenti e un calo del senso di solitudine e irrequietezza

La pandemia da Covid-19 non ha fermato l’impegno educativo di Scholas Occurrentes. Al contrario, la fondazione pontificia è riuscita a coinvolgere oltre duemila giovani a livello educativo in quindici Paesi del mondo negli ultimi sei mesi. Questo lavoro, secondo i risultati di un’indagine condotta da un comitato scientifico interuniversitario,  ha portato al miglioramento dello stato d’animo e dell’umore degli studenti che hanno partecipato all’appuntamento settimanale delle riunioni, in una sorta di “aula virtuale” senza pareti e senza barriere.

I risultati presentati al Papa

Sono stati Enrique Palmeyro e José María Del Corral, rispettivamente presidente e direttore mondiale della fondazione, a presentare i risultati dello studio a Papa Francesco durante un’udienza svoltasi nei giorni scorsi  Casa Santa Marta. Il Pontefice — si legge in un comunicato di Scholas Occurrentes — ha sottolineato l’impegno educativo della fondazione e ha ringraziato i giovani formatori  per aver aperto, in mezzo al confinamento e alla morte che la pandemia sta portando nel mondo, uno spazio per l’incontro con la vita.

Forte calo della tristezza

Durante il colloquio con Francesco, Del Corral e Palmeyro hanno illustrato le conclusioni dell’indagine sulla valutazione degli stati d’animo degli studenti prima e dopo ogni lezione virtuale settimanale, organizzata gratuitamente dalla fondazione. Le risposte dei giovani sono state molto significative. Il sentimento di solitudine di quanti  hanno partecipato è diminuito del 44,60 per cento, mentre il nervosismo e l’irrequietezza del 46,07 per cento, così come ha avuto un forte calo l’intensità della tristezza, con una percentuale del 69,09.

Più positivi verso la società

I giovani, hanno fatto notare i responsabili di Scholas Occurrentes, sono molto resistenti al Covid-19, ma fragili davanti alle conseguenze psicologiche dell’isolamento, al punto che alcuni hanno confessato di aver pensato al suicidio o ad altre soluzioni estreme. A tale proposito è stato fondamentale l’intervento del team di professionisti, dei loro genitori e di tutori. Insieme al Papa, Del Corral e Palmeyro hanno osservato come la percezione di sé e la speranza siano aumentati del 43,04 per cento, l’atteggiamento a favore della sfera sociale del 53,35 e la gioia del 68,46. Lo studio è stato condiviso con il Dicastero per il Servizio dello sviluppo umano integrale e la Congregazione per l’Educazione cattolica.

Un valore internazionale

Gli interventi virtuali sono nati come risposta alla situazione generale di disagio vissuta dai professori, preoccupati per lo stato d’animo degli allievi e per la mancanza di risposta da parte di questi ultimi ai compiti assegnati.  I direttori di Scholas si sono confrontati con Papa Francesco e, insieme ai docenti, hanno trovato una soluzione per migliorare la salute emotiva degli studenti. E in poco tempo si sono uniti all’iniziativa moltissimi coetanei da Italia, Spagna, Portogallo, Francia, Romania, Emirati Arabi Uniti, Polonia, Russia, Moldova, Argentina, Paraguay, Cile, Colombia, Panama e Giappone.

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05 novembre 2020, 15:31