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Chiesa di Nangololo dopo l'attacco dello scorso aprile Chiesa di Nangololo dopo l'attacco dello scorso aprile

Mozambico. Distrutta la missione cattolica di Nangololo

Nel Paese africano continuano gli attacchi perpetrati da gruppi armati di matrice jihadista. A farne le spese, questa volta, è stata la missione cattolica di Nangololo, la seconda più antica della diocesi di Pemba

Isabella Piro - Città del Vaticano

A diffondere la notizia dell'ennesimo attacco, la sezione portoghese della Fondazione pontificia “Aiuto alla Chiesa che soffre” che, in una nota, riporta la testimonianza di un missionario brasiliano, padre Edegard Silva, operante nel Paese africano. “La missione è stata attaccata, occupata e distrutta da gruppi armati che stanno seminando terrore e morte nella Provincia di Cabo Delgado - racconta il sacerdote - L’intera popolazione sta fuggendo nella boscaglia e cerca rifugio a Pemba”. Padre Silva parla di “persone decapitate, case date alle fiamme e distrutte”, “corpi in decomposizione lasciati lungo le strade in cui sono avvenuti i massacri” e di “azioni molto violente” perpetrate da gruppi armati.

Tre anni di atroci violenze

Da ricordare che la drammatica situazione di Cabo Delgado va avanti da tre anni, ossia da quando, nel 2017 un gruppo denominatosi Al-Shabaab, come la milizia somala legata ad Al-Qaeda, ma ispirata allo Stato Islamico, ha cominciato ad attaccare la Provincia uccidendo duemila persone, la metà civili, e causando 400 mila sfollati interni che si sono riversati in tutto il resto del Paese. L’ultimo attacco, avvenuto a metà novembre ma smentito dalle autorità locali, avrebbe portato alla decapitazione di cinquanta persone nel campo da calcio del villaggio di Muatide.

La sofferenza della popolazione

Il dramma della popolazione locale è stato al centro anche della Plenaria della Conferenza episcopale del Mozambico, svoltasi dal 9 al 14 novembre presso il Seminario filosofico interdiocesano di Sant’Agostino a Matola. Nel comunicato finale dei lavori, i presuli hanno espresso “fraterna vicinanza” ai “fratelli e alle sorelle di Cabo Delgado”, nella “costante preghiera e speranza di trovare vie di dialogo che facilitino la fine del terribile conflitto e della conseguente crisi umanitaria” in corso. I presuli hanno anche ribadito “la necessità di rafforzare le nostre istituzioni caritative per mitigare”, “contenere ed alleviare” il dramma che sta vivendo la popolazione locale. 

Le parole del Papa

Balzato all’attenzione internazionale dopo il Messaggio “Urbi et Orbi” pronunciato da Papa Francesco il 12 aprile scorso, domenica di Pasqua, nel quale chiedeva vicinanza e preghiera per “le popolazioni che stanno attraversando gravi crisi umanitarie, come nella Regione di Cabo Delgado, nel nord del Mozambico”, il conflitto di Cabo Delgado è stato al centro del pensiero del Pontefice anche nei mesi scorsi. Il 19 agosto, infatti, Papa Francesco ha telefonato a vescovo di Pemba, Monsignor Luiz Fernando Lisboa, rivolgendogli parole di incoraggiamento e di conforto nella preghiera ed esortandolo ad andare avanti nella sua missione.

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23 novembre 2020, 11:29