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Morto il rabbino Sacks, portavoce eloquente di tutta l’umanità

Il cardinale arcivescovo Vincent Nichols, presidente della Conferenza episcopale inglese dell’Inghilterra e del Galles (Cbcew) ricorda Lord Jonathan Sacks, ex rabbino Capo della Gran Bretagna e del Commonwealth, scomparso sabato mattina all’età di 72 anni

Lisa Zengarini - Città del Vaticano

“Un grande leader della comunità ebraica” e un “portavoce eloquente di tutta l’umanità”. Così il cardinale arcivescovo Vincent Nicols, presidente della Conferenza episcopale inglese dell’Inghilterra e del Galles (Cbcew) ricorda Lord Jonathan Sacks, ex rabbino Capo della Gran Bretagna e del Commonwealth, scomparso sabato mattina all’età di 72 anni.

Leader carismatico e scrittore

Nato a Londra nel 1948 Sacks aveva guidato la comunità ebraica ortodossa britannica dal 1991 al 2013. Leader carismatico e scrittore prolifico su temi importanti del nostro tempo, come la secolarizzazione della società, Sacks si era fatto conoscere dal grande pubblico nel Regno Unito per i suoi contributi a diversi programmi televisivi e radiofonici.

“Contro una cultura profondamente individualistica offriamo comunità. Contro il consumismo parliamo delle cose che hanno un valore ma non un prezzo. Contro il cinismo, osiamo ammirare e rispettare. Di fronte alla frammentazione delle famiglie, crediamo nella consacrazione delle relazioni”

La sua fama aveva superato i confini nazionali, tanto da ricevere diverse lauree Honoris causa e nel 2016 il prestigioso Premio Templeton per il progresso nella religione. Nel Regno Unito è ricordato anche per le sue posizioni molto critiche nei confronti dell’ex leader laburista Jeremy Corbyn per alcune sue dichiarazioni considerate anti-semite.

Portavoce di grandi verità

Nel suo messaggio di condoglianze il cardinale Nichols lo ricorda come un amico, un portavoce di alcune delle più grandi verità dell’umanità, tanto spesso dimenticate”.  L’arcivescovo ricorda in particolare il suo intervento alla St Mary’s University il 17 settembre in occasione del Viaggio apostolico di Benedetto XVI in cui Sacks aveva osservato che la causa della secolarizzazione è la perdita della “fiducia nella capacità delle persone di fede di vivere pacificamente insieme,  ricordando le parole del cardinale John Henry Newman secondo cui: "Dovremmo sempre comportarci verso il nostro nemico come se un giorno diventerà nostro amico". Il cardinale Nichols richiama quindi un’altra frase pronunciata in quell’occasione dal rabbino: “Contro una cultura profondamente individualistica offriamo comunità. Contro il consumismo parliamo delle cose che hanno un valore ma non un prezzo. Contro il cinismo, osiamo ammirare e rispettare. Di fronte alla frammentazione delle famiglie, crediamo nella consacrazione delle relazioni”. aveva detto Sacks.  Con la sua morte, conclude il cardinale Nichols, “io ho perso un amico; la comunità ebraica un grande leader; l'umanità un eloquente portavoce”.

Il cordoglio del premier britannico

Alla comunità ebraica britannica è giunto anche il cordoglio del Premier Boris Johnson e e di diversi altri leader religiosi del Regno Unito. Tra questi, il Primate anglicano Justin Welby che ha espresso in un tweet parole di elogio per la sua leadership e per il suo "profondo impegno nei rapporti interpersonali".

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09 novembre 2020, 15:01