Giovane fedele fuori ad una chiesa Giovane fedele fuori ad una chiesa 

Covid 19 Francia, Messe sospese fino al 1 dicembre

Stato e Chiesa alle prese con le restrizioni imposte dalla pandemia. Le celebrazioni con la partecipazione fisica dei fedeli sono sospese dal 3 novembre per un mese circa per contenere la seconda ondata di contagi

Lisa Zengarini - Città del Vaticano 

Le attuali condizioni sanitarie non permettono oggi la ripresa delle celebrazioni religiose pubbliche. Lo ha ribadito il Primo Ministro francese Jean Castex, incontrando ieri il presidente della Conferenza episcopale francese (Cef), monsignor Éric de Moulins-Beaufort, e il segretario generale della Cef, padre Hugues de Woillemont, insieme agli altri rappresentanti dei culti in Francia. Le celebrazioni con la partecipazione fisica dei fedeli sono state sospese il 3 novembre dopo le nuove misure restrittive prese dal Governo Macron per contenere la seconda ondata di contagi. Decisione successivamente confermata dal Consiglio di Stato che ha respinto un ricorso dei vescovi.

Al via i protocolli d'intesa

L’incontro di lunedì scorso al quale ha partecipato anche il ministro dell’Interno, Gérald Darmanin, è avvenuto all’indomani di una serie di manifestazioni che nel fine settimana hanno visto riuniti davanti alle loro chiese diversi cattolici per chiedere alle autorità la possibilità di celebrare le Messe con la partecipazione dei fedeli. Secondo il Governo non esistono le condizioni perché questo sia possibile, ma Castex - riferisce un comunicato della Cef - ha dato mandato al Ministro dell’Interno “di predisporre, senza indugio, in collaborazione con i rappresentanti delle religioni, i protocolli necessari per una ripresa controllata dal 1.mo dicembre, sempre che le condizioni sanitarie lo permettano”. In vista della riapertura, la Conferenza episcopale francese ha già presentato al ministro un dettagliato protocollo sanitario per garantire le migliori condizioni di sicurezza possibili. Verranno inoltre presentate le regole per la ripresa anche di altre attività pastorali in presenza, come il catechismo i consigli pastorali.

Più cura e attenzione negli edifici ecclesiastici

“Il Primo Ministro – evidenza il comunicato della Cef – ha ribadito la volontà del governo di ottenere le migliori condizioni igienico-sanitarie per il periodo di Natale”. Insieme agli altri rappresentanti dei culti presenti all’incontro i due presuli hanno sottolineato “le forti aspettative dei fedeli”.

La Conferenza episcopale è consapevole della “delusione e dell’impazienza di molti fedeli, ma – osserva la nota – i cattolici sapranno far fronte a questa attesa e a questa privazione. Il governo si sta assumendo la responsabilità della situazione sanitaria nel Paese e noi dobbiamo tutti accettare di esserne gli attori. Rispettando queste misure sanitarie, la Chiesa partecipa allo sforzo nazionale per combattere l’epidemia”, conclude la nota.

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18 novembre 2020, 10:50