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“Novembre rosso” in memoria dei cristiani perseguitati

In Australia, Aiuto alla Chiesa che soffre dedica il mese a tenere alta l'attenzione nei confronti della persecuzione religiosa contro i cristiani. L'iniziativa mondiale #RedWeek, in programma dal 18 al 25 novembre, avrà inizio in Austria con una Messa celebrata il 18 novembre a Vienna

Isabella Piro - Città del Vaticano

Rosso, come il sangue di chi viene perseguitato o muore a causa della fede cristiana: è questo il colore del mese di novembre in Australia. La sezione nazionale di “Aiuto alla Chiesa che soffre”, infatti, ha deciso di dedicare, quest’anno, trenta giorni ad iniziative in favore ed in solidarietà con tutti i cristiani perseguitati nel mondo a causa del loro credo. “Il ‘Novembre rosso’ sarà principalmente nelle scuole -si legge in una nota - ma anche le parrocchie sono invitate a partecipare”. Lo speciale mese vedrà la distribuzione di “risorse specifiche sulle necessità dei cristiani perseguitati e una ‘scatola dei poveri’, a forma di chiesa, per incoraggiare le offerte spirituali e materiali ai nostri fratelli e sorelle in Cristo, durante tutto novembre”. Mercoledì 25, inoltre, Acs Australia aderirà al “Mercoledì rosso”, l’iniziativa internazionale di Acs che vede i principali edifici religiosi, civili e culturali delle città del mondo illuminarsi di rosso. Tutte le cattedrali e le parrocchie australiane, quindi, sono invitate ad accendersi di luce rossa.

Il rosso che inonda il mondo

Da ricordare che la campagna mondiale di Acs a sostegno dei cristiani perseguitati si svilupperà nell’arco di un’intera settimana, la così detta #RedWeek, in programma dal 18 al 25 novembre: lanciata dalla fondazione pontificia nel 2015 a Rio de Janeiro, quest’anno la speciale settimana avrà inizio in Austria con una Messa solenne che verrà celebrata il 18 novembre nella Cattedrale di Santo Stefano a Vienna. Gli eventi conclusivi si svolgeranno, invece, in Gran Bretagna, dove il 25 novembre verrà presentato il Rapporto “Liberare i prigionieri”, incentrato sui cristiani incarcerati a causa della loro fede. Nelle Filippine, infine, si dedicherà l’evento a tutti i sacerdoti ed i religiosi che operano in prima linea contro la pandemia da Covid-19, anche a rischio della propria vita.

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12 novembre 2020, 08:00