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Un tavolo di confronto tra relatori e pubblico nella Settimana sociale ecumenica del 2019, in Ucraina Un tavolo di confronto tra relatori e pubblico nella Settimana sociale ecumenica del 2019, in Ucraina

Ucraina: nella Settimana sociale ecumenica, confronti online sull’ecologia integrale

“Sentire il grido della terra. Ecologia integrale in azione” è il tema della XIII edizione della Settimana sociale ecumenica che si tiene sul web dal 7 al 10 ottobre, organizzata dall’Istituto di Studi Ecumenici dell’Università Cattolica Ucraina di Leopoli. Tra i protagonisti il cardinal Turkson, il teologo protestante Moltmann e l’arcidiacono Chryssavgis, consigliere per l’ambiente del patriarca Bartolomeo I

Alessandro Di Bussolo e Svitlana Dukhovych

Una piazza virtuale con una ventina di appuntamenti che vedranno confrontarsi sul web ambientalisti, uomini d'affari, ristoratori, scienziati, politici, attivisti di movimenti, teologi e religiosi sul tema “Sentire il grido della terra. Ecologia integrale in azione. E’ la XIII edizione della Settimana sociale ecumenica organizzata dall’Istituto di studi ecumenici (Ies) dell’Università cattolica ucraina di Leopoli, che si apre oggi pomeriggio alle 15 su Zoom, YouTube e Facebook.

Confronto tra esperti di diverse professioni

In questo tempo di pandemia, il presidente dello Ies padre Iwan Dacko e il direttore Pavlo Smytsnyuk, hanno pensato così di rispondere all’invito di Papa Francesco di dedicare un anno alla riflessione sui temi dell’enciclica Laudato Si’, facendo incontrare persone impegnate in ambiti diversi, per stimolare, spiega Smytsnyuk, “la conversione ecologica che ci chiede il Papa”.

Il banner con il tema di questa edizione speciale
Il banner con il tema di questa edizione speciale

Il messaggio del patriarca Bartolomeo I

Il primo appuntamento di questa Settimana, organizzata in collaborazione con la Fondazione Konrad Adenauer, sarà una conferenza ecumenica con gli interventi del cardinal Peter Turkson, prefetto del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale e l’arcidiacono John Chryssavgis, consigliere per l’ambiente del patriarca ecumenico Bartolomeo I, che nel suo messaggio agli organizzatori chiede al Signore di “ricompensare abbondantemente il vostro interesse a proteggere le risorse del nostro pianeta a beneficio di tutte le persone, specialmente ‘gli ultimi dei suoi fratelli e delle sue sorelle’ i più vulnerabili ed emarginati del nostro mondo”.

I protagonisti della prima conferenza ecumenica

Ma si confronteranno anche il teologo protestante Jürgen Moltmann, il capo dell’ufficio per l’ambiente della Chiesa Greco cattolica ucraina, Volodymyr Sheremeta, l’economista Zinoviy Svereda, vicepresidente dell’Ukrainian Co-operative Alliance e la responsabile per l’Ucraina dell’associazione ambientalista internazionale 350.org Svitlana Romanko.

Nel 2019 confronti intorno ad un tavolo
Nel 2019 confronti intorno ad un tavolo

Dibattiti su cambiamento climatico e gestione dei rifiuti

Dopo la conferenza inaugurale, il dibattito si dividerà in panel come l'“Adattamento dello spazio cittadino al cambiamento climatico: sfide e possibilità”, organizzato in collaborazione con la sezione di ecologia e risorse naturali del Dipartimento di edilizia urbanistica di Leopoli, con interventi del biologo Igor Dykyj, docente dell’Università Nazionale di Leopoli e dell’ambientalista Mykola Ryabyka. O come “I ristoratori di Leopoli sanno unire il business con il modello europeo della gestione di rifiuti: gli esempi di successo”, dibattito animato da Iryna Myronova, presidente dell’associazione “Leopoli zero rifiuti “

Smytsnyuk: il Papa ci chiede una “conversione ecologica”

A moderare il primo incontro, il direttore dell’Ies Pavlo Smytsnyuk, che ha studiato teologia in Italia e oggi la insegna sia al seminario di Kiev sia alla Istituto teologico domenicano di Kiev. In questa intervista di Svitlana Dukhovych, spiega il progetto e le speranze di questa tredicesima Settimana sociale ecumenica.

Ascolta l'Intervista a Pavlo Smytsnyuk

R. - La nostra Settimana sociale vuole rispondere all'invito di Papa Francesco di dedicare l'anno alla riflessione sull’enciclica Laudato si’ e alla ecologia integrale. oggi si parla molto della guerra in Ucraina, ma noi vogliamo che l’Ucraina diventi anche un luogo di speranza. Chernobyl ci ha insegnato quanto è importante che la natura, la terra l'acqua siano pulite e vogliamo trasmettere questo messaggio anche alle Chiese in altri paesi.

Come si svolgerà questa Settimana un po’ particolare, in tempo di pandemia?

R. - Quest'anno a causa del Covid-19 l'evento si terrà on-line e avremo circa 20 Panel, e diversi eventi nei vari giorni. Il cardinale Peter Turkson, prefetto del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale farà un intervento per aprire questa settimana. Ci sarà Jurgen Moltmann, uno dei teologi e protestanti più stimati. La cosa speciale di questo evento che vorremmo far parlare persone che lavorano in ambiti diversi. Avremo una ventina di eventi dove interverranno ambientalisti, uomini d'affari, ristoratori, scienziati, attivisti, teologi, uomini di Chiesa. E questo perché Papa Francesco nella Laudato si’ dice che per la protezione della natura abbiamo bisogno del dialogo tra diverse chiese, religioni, scienze, tra vari movimenti ambientalisti.

Pavlo Smytsnyuk, direttore dell'Istituto di studi ecumenici dell'Ucu di Leopoli
Pavlo Smytsnyuk, direttore dell'Istituto di studi ecumenici dell'Ucu di Leopoli

Sarà uno scambio di doni e di esperienze?

R. – Noi vogliamo servirci di questa piattaforma dove persone di diverse professioni si incontrano e possono ascoltarsi un l'altro. Dove la Chiesa può ascoltare e imparare qualcosa dagli specialisti, dove gli uomini politici possono sentire la Chiesa e l'argomentazione teologica che la Chiesa propone. Io credo che per gli ambientalisti, gli uomini di Stato, gli uomini d’affari, è molto importante sentire la voce della Chiesa. Perché il Papa ha ragione, quando dice che l’ecologia non è una questione tecnica, autonoma. E propone la conversione integrale dell'uomo, un cambiamento di vita. Questo non si fa da un giorno all'altro, ma richiede molto tempo. E’importante allora che la voce del Papa, la voce della Chiesa entri almeno un poco negli ambienti che di solito un po' stanno da parte. Credo che questo contribuisca molto a questa conversione planetaria ecologica. 

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07 ottobre 2020, 07:24