Africa: macerie dopo il crollo di un edificio Africa: macerie dopo il crollo di un edificio

Crollo di una chiesa evangelica in Ghana: almeno 21 le vittime

Si aggrava il bilancio della tragedia avvenuta nella parte orientale del Paese africano, dove è crollato un edificio di culto di tre piani. Le cause sono ancora ignote

Amedeo Lomonaco – Città del Vaticano

È salito a 21 il bilancio delle vittime in seguito al crollo di una chiesa evangelica martedì scorso, in Ghana, nella città di Akyem Batabi. Tra i morti ci sono 12 donne e un bambino. Un superstite ha riferito ai media locali che, al momento del crollo, circa 60 persone si trovavano nell'edificio. Le cause sono ancora ignote, ma alcune fonti riferiscono che la disgrazia potrebbe essere legata a difetti di costruzione. Subito dopo il crollo, i soccorritori hanno estratto vive otto persone. Il fondatore della chiesa, noto con il nome di Akoa Isaac, sta aiutando la polizia nelle indagini. “Stavamo riposando in chiesa - ha detto un superstite - quando una parte dell'edificio è crollata". "Abbiamo iniziato a correre, alcuni sono riusciti a scappare, ma altri sono rimasti intrappolati".

Crollo di un edificio in Nigeria
Crollo di un edificio in Nigeria

Il crollo della chiesa evangelica in Ghana ricorda altre tragedie simili, avvenute negli ultimi anni in Africa. Nel 2016 in Nigeria a Uyo, nel sud del Paese, era improvvisamente collassata una chiesa evangelica che era ancora in costruzione. Pochi giorni prima, gli operai avevano accelerato i lavori. E l’edificio era stato dichiarato pronto per l’inaugurazione. Ma, durante una celebrazione, hanno ceduto le travi di metallo del tetto. Sono morte almeno 160 persone, Altre sono rimaste intrappolate dalle macerie prima di essere estratte dalle squadre di soccorso. Sempre in Nigeria, nel settembre del 2014, almeno 116 persone erano morte, a Lagos, in seguito al crollo di un’altra chiesa.

Grazie per aver letto questo articolo. Se vuoi restare aggiornato ti invitiamo a iscriverti alla newsletter cliccando qui

24 ottobre 2020, 11:59