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Proteste e atti vandalici- Santiagp del Cile Proteste e atti vandalici- Santiagp del Cile 

Cile, arcivescovo di Santiago: il Papa ci è vicino e prega per noi

Plebiscito del 25 ottobre sulla Costituzione: la politica spacca il Cile e scatena proteste che hanno portato anche a bruciare due chiese nella capitale. Monsignor Aós si è detto preoccupato per la sofferenza della comunità e riferendo di una conversazione con il Papa ha trasmesso al popolo cileno la vicinanza e la solidarietà del Pontefice

Anna Poce - Città del Vaticano

Ieri, l'Arcivescovo di Santiago, monsignor Celestino Aós, durante la sua partecipazione ad un programma di Radio Maria "Punto d'incontro", è tornato a parlare del Plebiscito, che domenica 25 ottobre chiamerà i cileni ad esprimersi sulla Costituzione, e delle due chiese bruciate nella capitale, invitando ad un dialogo più giusto e pacifico nel Paese.

La preoccupazione della Chiesa per le violenze e i vandalismi

Monsignor Aós, intervistato da padre Roberto Navarro e dalla giornalista Macarena Gayangos, rispondendo alla domanda sugli atti di violenza avvenuti a Santiago del Cile, lo scorso fine settimana, che hanno portato a bruciare due chiese della sua arcidiocesi, si è detto preoccupato non tanto per la distruzione materiale degli edifici, quanto per la sofferenza delle comunità parrocchiali. L'indignazione, ha affermato, è tutta “per il popolo di Dio, per noi, per i credenti, è questo che fa male". Il presule, come Papa Francesco, ha espresso l'importanza di essere fratelli e sorelle, di imparare a vivere insieme nel rispetto della dignità di ogni persona. Ha raccontato, quindi, una sua conversazione di qualche giorno fa con il Papa, durante la quale il Pontefice avrebbe espresso la sua vicinanza e solidarietà al popolo cileno, e lo avrebbe incoraggiato a continuare nella sua missione di ricerca della pace e dell’incontro.

La solidarietà del Papa: prega per noi

"Voglio trasmettere a tutto il popolo cileno, non solo ai cattolici – ha detto l’arcivescovo -, la solidarietà del Santo Padre che ci è tanto vicino, che prega per noi e che si chiede, come noi, come possa aiutarci ad andare avanti”. Infine, l'Arcivescovo di Santiago ha invitato nuovamente i cristiani e tutti i cittadini cileni ad adempiere al loro dovere civico e ad esercitare il loro diritto di voto domenica prossima, nella consapevolezza che ogni azione ha delle conseguenze. A tutti coloro che non possono andare a votare ha chiesto, invece, di pregare “per il Cile, per coloro che votano, perché scelgano con lucidità”. "Bisogna scegliere chi è capace e ha rispetto dei diritti – ha affermato -, perché, come vediamo con dolore, ci sono altre persone che fanno scelte diverse, che scelgono la violenza, la distruzione, e in questo momento vogliamo costruire, vivere nella pace e nella convivenza".

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23 ottobre 2020, 12:57