Cerca

Controlli legati alla pandemia di Covid-19 a Manila, nelle Filippine (Epa/Rolex Dela Pena) Controlli legati alla pandemia di Covid-19 a Manila, nelle Filippine (Epa/Rolex Dela Pena)

Appello dalle Filippine: “No a pandemia dell'egoismo"

Monsignor Sofronio Aguirre Bancud, vescovo di Cabanatuan, chiede di porre fine ad una pandemia fatta di falsità ed indifferenza nel pieno della crisi sanitaria legata all'emergenza coronavirus. Un appello, questo del vescovo delle Filippine, che ricorda molto quello del cardinale Charles Bo che lo scorso mese denunciò “il virus della povertà e dell'oppressione”

Andrea De Angelis e Anna Poce - Città del Vaticano

Monsignor Sofronio Aguirre Bancud, vescovo di Cabanatuan e presidente della Commissione episcopale per l'apostolato biblico, nel suo messaggio pastorale per la chiusura dell'Anno della Parola di Dio - che si celebra oggi, mercoledì 30 settembre - ha messo in guardia dalla "pandemia della falsità e dell’inganno", che impedisce alle persone di prendere decisioni giuste e corrette e che "ha distorto il nostro modo di guardare al mondo e ha corrotto le risposte alle sfide che ci troviamo ad affrontare oggi", invitando chi opera nella Chiesa a portare i fedeli "ad apprezzare la Parola di Dio".

Diffondere l'amore di Gesù con la testimonianza

"Questo è il momento migliore per far sperimentare e testimoniare l'amore di Gesù Cristo diffondendo le sue parole e le sue azioni a tutti", ha affermato il presule. "Invece di diffondere pensieri negativi e reazioni depravate - ha aggiunto -, siamo sfidati in questo tempo di pandemia a condividere la Parola di Dio specialmente con chi non ha speranza e con i bisognosi ". Il vescovo di Cabanatuan ha quindi denunciato quella che ha definito la "pandemia dell’indifferenza e dell’egoismo" nel mezzo della crisi sanitaria.

Distanziamento fisico non sia distanziamento sociale

“Questa pandemia – ha precisato - non dovrebbe renderci indifferenti ed egoisti. Piuttosto, dovremmo essere ispirati ancora di più a vivere il Vangelo dell'amore proclamato da nostro Signore Gesù Cristo attraverso le nostre parole e le nostre azioni". “Il distanziamento fisico non deve essere un distanziamento sociale, specialmente - ha sottolineato - dalle persone che hanno disperatamente bisogno del nostro amore e del nostro aiuto".

L'ascolto della Parola 

"Siamo parte l'uno dell'altro, anche se siamo lontani l'uno dall'altro. Con questo – ha concluso -, invitiamoci ad ascoltare insieme la Parola di Dio per fare un'esperienza condivisa del Suo amore". La pandemia ha portato allo slittamento di un anno delle celebrazioni per i 500 anni di evangelizzazione del Paese. “A causa della crisi sanitaria - ha spiegato monsignor Pablo Virgilio David, presidente della Conferenza episcopale nazionale - i nostri programmi sono cambiati. Quindi ora avremo un intero anno di celebrazioni tra due anni”. L'inizio delle commemorazioni avverrà domenica 17 aprile 2022, Domenica di Pasqua, a ricordo della prima Eucaristia celebrata nel Paese il 31 marzo 1521, sull’isola di Limasawa.

I numeri delle Filippine 

Ad oggi sono 312mila i contagi accertati nelle Filippine. Oltre 253mila persone sono guarite, mentre sono 5.504 le vittime. Si tratta dell'ottavo Paese per numero di contagi in Asia, ma del settimo per quanto riguarda i morti. Tra le vittime, a causa delle complicanze da Covid-19, monsignor Oscar Cruz, arcivescovo emerito di Lingayen-Dagupan, conosciuto e amato per la sua strenua campagna contro l'azzardo, in particolare contro il "jueteng", un gioco legato ai numeri diventato illegale nel Paese.

La pandemia della povertà 

Il messaggio pastorale di monsignor Sofronio Aguirre Bancud ricorda le parole pronunciate dal cardinale Charles Bo, arcivescovo di Yangon, in Myanmar, e presidente della Federazione della Conferenze episcopali dell'Asia, in un'omelia dello scorso mese. “Non c’è solo il coronavirus che sta devastando l'umanità. C’è anche il virus dell’avidità, dello sfruttamento, della fame e dell'oppressione", affermava il porporato, manifestando i suoi forti timori per le conseguenze delle misure anti-contagio sui cittadini meno abbienti, illustrando i drammatici dati sulla fame nel mondo, che il Covid-19 continua a peggiorare. I numeri sono allarmanti: solo nel Sud-est asiatico, 61 milioni di persone soffrono attualmente di malnutrizione, una cifra destinata ad aumentare a causa della pandemia.

Grazie per aver letto questo articolo. Se vuoi restare aggiornato ti invitiamo a iscriverti alla newsletter cliccando qui

30 settembre 2020, 12:12