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Asia Bibi: porre fine al dramma delle spose bambine

La donna pakistana intervistata in collegamento video dal direttore di “Aiuto alla Chiesa che Soffre” ringrazia Papa Francesco per la vicinanza e il sostegno nella fede

Vatican News

Impegnarsi per porre fine al dramma delle “spose bambine”. E’ quanto chiesto con forza da Asia Bibi, nel corso di una toccante video-intervista con il direttore della fondazione pontificia Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACS), Alessandro Monteduro. La donna pakistana, simbolo della sofferenza causata dalla persecuzione anticristiana, ha richiamato il dramma delle tante minorenni pakistane rapite, convertite e costrette al matrimonio con la forza. Due nomi fra i tanti: Huma Younus e Maira Shahbaz, oggetto di una costante campagna di sensibilizzazione da parte di ACS. Asia Bibi – informa un comunicato di Aiuto alla Chiesa che Soffre – ha chiesto alle autorità pakistane di aiutare “le nostre ragazze perché nessuna di loro deve soffrire!”. Asia Bibi non ha mancato di chiedere che in Pakistan venga garantita per tutti la libertà religiosa e soprattutto che le minoranze vengano protette, ricordando che il fondatore del Pakistan, Ali Jinnah, sottolineò che la “libertà religiosa e di pensiero” deve essere garantita “a tutti i cittadini”.

Nel corso della videointervista, pubblicata integralmente sul canale YouTube di ACS Italia, Asia Bibi ha nuovamente espresso gratitudine a Papa Francesco. “Io – ha raccontato – ho due coroncine del Rosario donate dal Santo Padre”, “una è rimasta in Pakistan e l’altra è ancora con me ed ogni giorno recito il Rosario per la fede e per i perseguitati in Pakistan. Ringrazio il Santo Padre Francesco e Papa Benedetto che è intervenuto per me e ringrazio voi di Aiuto alla Chiesa che Soffre e anche tanti altri italiani che hanno pregato per me”. Monteduro, a nome di ACS, ha invitato Bibi e i suoi familiari a Roma, invito accolto subito con gioia nella speranza di potere “incontrare il Santo Padre che – ha detto – ci sostiene nella fede”.

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08 settembre 2020, 12:56