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Uruguay. Da Francesco un dono per i pazienti Covid

La Chiesa locale distribuisce i 50 termometri inviati dal Papa come contributo alle cure mediche dei pazienti affetti da Covid-19 nel Paese latino-americano. Il vescovo di Tacuarembó: il Pontefice "fa parte di questa umanità e allo stesso tempo è dispensatore di carità per conto del Signore"

Anna Poce - Città del Vaticano

Monsignor Pedro Wolcán, vescovo di Tacuarembó, e monsignor Martín Krebs, nunzio apostolico in Uruguay, hanno consegnato al direttore del Dipartimento della Sanità, il dottor Carlos Sarries, 50 termometri inviati da Papa Francesco.

Dispensatore di carità

Durante l'incontro, che si è tenuto all’Ospedale di Rivera, monsignor Pedro Wolcán ha spiegato che la donazione è un'offerta del Santo Padre per la cura del popolo uruguayano. "Egli fa parte di questa umanità e allo stesso tempo è dispensatore di carità per conto del Signore - ha proseguito il vescovo -  quindi, consegnamo questo dono perché possiate farne uso dove ne avete maggior bisogno. Che vada a beneficio del nostro popolo, secondo il sentire di colui che lo offre, Sua Santità Papa Francesco". L'incontro si è concluso con l'impegno di tutti a continuare a lavorare per il benessere della popolazione e in totale disponibilità.

La pandemia nel Paese

A fine luglio, l'Uruguay ha registrato in tutto 1.192 casi di contagio da coronavirus e 34 morti, mentre in Brasile nello stesso periodo si sono contati oltre 2 milioni di casi confermati e più di 84mila morti. Secondo alcune testate giornalistiche di punta, le motivazioni sarebbero da ricercare soprattutto nei grandi spazi a bassa densità abitativa. Tuttavia, centri come Rivera, hanno superato la capitale Montevideo per numero di contagi accertati, in quanto territori confinanti con il Brasile.

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26 agosto 2020, 15:29