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L'impegno delle donne cattoliche inglesi è ad aumentare la consepovelezza sull'abuso domestico L'impegno delle donne cattoliche inglesi è ad aumentare la consepovelezza sull'abuso domestico 

Regno Unito: sugli abusi domestici ogni cristiano è responsabile della sicurezza del prossimo

Un opuscolo delle donne cattoliche del Regno Unito punta a sensibilizzare sul fenomeno delle violenze in casa. "E' un peccato e una violazione della natura essenziale del matrimonio

Isabella Piro - Città del Vaticano

Cos’è un abuso domestico? Quali sono le statistiche al riguardo? Cosa dice la Chiesa su di esso e cosa si può fare per contrastarlo? A queste e ad altre domande vuole dare risposta l’opuscolo realizzato dal Consiglio nazionale delle donne cattoliche del Regno Unito (Nbcw). Intitolato “Aumentare la consapevolezza sull’abuso domestico”, il volume è composto da 30 pagine e si sofferma sulle violenze perpetrate in casa contro donne, bambini, giovani, anziani e minoranze etniche, offrendo spunti di riflessione sulla relativa dottrina della Chiesa e risorse utili per le vittime ed i sopravvissuti. “In un momento in cui la pandemia da Covid-19 ha visto un aumento dei casi di abuso domestico – commenta padre Abbot Hugh Allan, referente dell’Nbcw all’interno della Conferenza episcopale di Inghilterra e Galles – questo libretto è una risorsa eccellente per tutti”. In esso, infatti, si ribadisce che “la sicurezza di ogni persona, in quanto creatura di Dio, è responsabilità di tutti i cristiani”. Dal suo canto, Margaret Clark, presidente dell’Nbcw, scrive nella prefazione: “Questo opuscolo è destinato principalmente a sensibilizzare la Chiesa sugli effetti devastanti degli abusi e delle violenze domestiche. Speriamo che esso aiuti le vittime ad ottenere il sostegno di cui hanno bisogno attraverso la cura pastorale delle parrocchie, delle organizzazioni e dei singoli”. “Crediamo – aggiunge la Clark - che promuovere una maggiore consapevolezza del problema sia il metodo più efficace con cui i cattolici potranno aiutare le vittime di abusi domestici”.

La violenza in casa è un crimine che non può essere nascosto

“L'abuso domestico è un peccato e costituisce una violazione della natura essenziale del matrimonio – si legge nell’opuscolo - La Chiesa deve continuare a chiarire questo punto e incoraggiare il clero a contrastare chi sfrutta le Sacre Scritture per giustificare la violenza in casa”. Essa, infatti, è “un crimine” e come tale “non deve essere nascosta dalla comunità”. Di qui, l’esortazione alla cooperazione tra la Chiesa e le organizzazioni pubbliche e di volontariato che si occupano dell’argomento, così da poter aiutare le vittime ed i sopravvissuti nel modo più completo possibile. Infine, il volume ricorda che il matrimonio ed i rapporti familiari si basano “sull’amore, la fiducia, il rispetto reciproco ed il sostegno vicendevole tra tutti i suoi componenti”.

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12 agosto 2020, 16:18