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La tratta di esseri umani è una forma di schiavitù La tratta di esseri umani è una forma di schiavitù

Kenya, le religiose in prima linea contro la tratta di esseri umani

Definita la tratta come "una minaccia reale", le religiose del Paese hanno dato vita ad un evento online per ribadire l'impegno contro quella che è una piaga della società, sottolineando come sia necessario coraggio e massima attenzione per affrontare questa sfida

Isabella Piro - Città del Vaticano 

In prima linea contro la tratta: è questa la sfida lanciata dall’Associazione delle religiose del Kenya (Aosk), che sabato 8 agosto, insieme alla Commissione episcopale Giustizia e pace, ha tenuto un evento on line sul tema del traffico di essere umani, definito “una minaccia della società”. All’evento hanno preso parte virtualmente più di 250 suore. “Come religiose – ha detto Sr. Laura Pllanes, coordinatrice delle Religiose contro la tratta (Raht), citata dal blog dell’Amecea - abbiamo la responsabilità di affrontare questa piaga" perché essa è “un problema reale che accade nel mondo attuale” ed ignorarla “è un peccato di omissione”. Di qui, “l’urgenza di avviare campagne di sensibilizzazione all’interno delle comunità”, insistendo sulla prevenzione, dato che “un grammo di prevenzione è meglio di un chilo di cura”.

Tratta e migranti 

Evidenziando, quindi, le difficoltà anche tecniche che si hanno nel “raggiungere gli angoli più remoti della terra” per informare le popolazioni sul dramma della tratta, Sr. Pllanes ha incoraggiato tutte le Congregazioni religiose alla collaborazione, affinché radunino le forze in nome “di un’unica missione”. In particolare coloro che operano nell’apostolato dei media e delle comunicazioni sociali sono stati esortati a portare alla luce “forme meno conosciute di tratta di esseri umani”, documentandole e raccontandole “in modo reale ed affidabile”, così da accrescere maggiormente la consapevolezza sociale su questo problema, puntando anche a far capire il legame tra la tratta ed il traffico di migranti.

Attenzione e coraggio

Dal suo canto, Sr. Mary O’Malley, membro del Counter Human Trafficking Trusking Trust-East Africa (Chthea), ha ricordato alle religiose di restare sempre “ben informate e ben attente” a questo tema, poiché “i trafficanti cambiano spesso modalità di azione” e le vittime sono “tra le più emarginate e scartate sulla terra”. “La tratta – ha ribadito la religiosa – è una forma moderna di schiavitù e va affrontata con grande coraggio”. Da tutte le partecipanti, infine, è giunto l’appello a sradicare anche le cause scatenanti il fenomeno del traffico di esseri umani, tra cui “la corruzione, la povertà, l’inefficienza della legislazione e il mercato a scopo sessuale”.

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17 agosto 2020, 14:07