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Manifestazione antirazzista a Portland, negli Usa, sabato 15 agosto (Paula Bronstein) Manifestazione antirazzista a Portland, negli Usa, sabato 15 agosto (Paula Bronstein)

L'Arcivescovo di Dublino: "Il razzismo è un pericolo"

Il razzismo e l’intolleranza sono “sempre un affronto alla dignità di chi ne è oggetto”: lo ha detto ieri, 16 agosto, l’Arcivescovo di Dublino, in Irlanda, Monsignor Diarmuid Martin, celebrando la Santa Messa nella Pro-Cattedrale cittadina

Isabella Piro - Città del Vaticano

Un forte appello al dialogo ed al rispetto del prossimo, affinché l'odio e l'intolleranza non prevalgono nella società odierna. Lo ha lanciato monsignor Diarmuid Martin, arcivescovo di Dublino, celebrando ieri la Santa Messa nella Pro-Cattedrale cittadina. Nella sua omelia, il presule ha preso spunto dal passo del Vangelo che narra l’incontro tra Gesù e una cananea e che racconta come il Signore rimanga colpito dalla prova di fede della donna la quale, seppur pagana, implora la guarigione della figlia malata. In tal modo, ha detto il presule, “Gesù ci dimostra che la bontà umana e la vera fede si possono trovare proprio tra le persone che siamo tentati di escludere” a causa di alcuni nostri atteggiamenti restrittivi.

La verità va ricercata nell'amore 

“Nel corso di tutta la storia della Chiesa, abbiamo visto i credenti costruire barriere per eccesso di zelo nel difendere il messaggio di Gesù – ha aggiunto Monsignor Martin - Ma l'insegnamento di Gesù non può mai prevedere l'intolleranza verso coloro che consideriamo diversi. La verità va sempre ricercata nell'amore”. Di qui, l’appello dell’Arcivescovo di Dublino affinché la Chiesa di Cristo sia sempre “una Chiesa in cui le persone sono accolte, rispettate e amate anche nella loro diversità”. “L'odio e l'intolleranza non possono mai favorire la bontà e l'amore – ha evidenziato il presule irlandese - Il linguaggio dell'odio non può mai essere conciliato con l'insegnamento di Gesù. Quando i credenti e le comunità ecclesiali assumono atteggiamenti restrittivi e giudicanti, infatti, fanno sentire gli altri come emarginati, non amati, disperati e feriti nella loro dignità”.

Il linguaggio razzista 

Monsignor Martin ha fatto poi riferimento ad episodi di “razzismo crescente e di linguaggio intollerante” in Irlanda, soprattutto nel contesto giovanile: “Ho paura quanto sento queste notizie – ha detto l’Arcivescovo – Forse i giovani non si rendono conto di quanto sia dannoso il loro comportamento”. Il linguaggio razzista non è mai divertente, bensì pericoloso – ha ribadito - è sempre una strada a senso unico verso la negatività e la mancanza di rispetto nei confronti del prossimo”.

L'incontro con Gesù è speranza

“Questi non sono momenti di gloria per la nostra storia – ha sottolineato ancora – bensì il contrario”, soprattutto perché “là dove l’intolleranza ha assunto un ruolo dominante nella società, la società stessa si è impoverita e indebolita”. “Ogni incontro con Gesù e con la Chiesa, invece, – ha concluso l’Arcivescovo di Dublino – deve avere lo stesso effetto che ha sulla donna cananea: un effetto di speranza”.

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17 agosto 2020, 13:45