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Usa, pena di morte: crudele l'assenza di un accompagnamento spirituale

La Conferenza episcopale cattolica del Texas in una memoria legale alla Corte d'Appello del Quinto Circuito, si oppone all'uso della pena di morte e si concentra sull'ulteriore violazione della libertà religiosa legata al divieto di permettere ai cappellani di accompagnare i condannati nella camera della morte

Anna Poce- Città del Vaticano

A sostegno dei diritti del Primo Emendamento di Ruben Gutierrez, condannato a morte dal Tribunale distrettuale federale di Brownsville, la cui esecuzione è prevista oggi, 16 giugno, senza la presenza di un cappellano, la Conferenza episcopale cattolica del Texas ha depositato una memoria legale alla Corte d'Appello del Quinto Circuito, in cui ribadisce di opporsi all'uso della pena di morte e in cui si concentra sull'ulteriore violazione della libertà religiosa di Ruben Gutierrez a causa del rifiuto del Texas, dallo scorso aprile, di permettere ai cappellani di accompagnare i condannati nella camera della morte.

Punizione ma sempre rispettosa della vita e della dignità

La Chiesa, pur sostenendo che coloro che commettono crimini terribili e violenti debbano essere incarcerati, come giusta punizione per rimediare al disordine morale e per proteggere la società, tuttavia ricordano che la punizione debba essere rispettosa della vita e della dignità umana.. Lo spiega monsignor Daniel Flores, vescovo di Brownsville e consigliere episcopale della Catholic Mobilizing Network (CMN), organizzazione cattolica nazionale che si batte per porre fine alla pena di morte e promuovere una giustizia riparativa: "Non concedere ad un detenuto in attesa di imminente esecuzione una guida e un accompagnamento spirituale e religioso è crudele e disumano. È un affronto alla dimensione morale e religiosa della dignità umana, che è chiaramente protetta dal Primo Emendamento della Costituzione".

Pena di morte sempre inammissibile

"I cattolici e le persone di tutte le fedi - ha affermato, in un comunicato, Krisanne Vaillancourt Murphy, direttore esecutivo della CMN - dovrebbero essere profondamente sconvolti dalla volontà del Texas non solo di giustiziare Ruben Gutierrez, ma anche di negargli la presenza di un consigliere spirituale". "La nostra fede - ha aggiunto - insegna che la pena di morte è sempre inammissibile perché è un attacco all'inviolabilità della persona". Ora - ha concluso - “l’aggiunta dell'oltraggio al diritto di un accompagnamento spirituale, ignora palesemente la sacra dignità della persona umana".

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16 giugno 2020, 11:52