Cerca

Don Fabio Stevenazzi Don Fabio Stevenazzi

Don Stevenazzi: un premio al bene seminato da tanti in corsia

Cavaliere al merito della Repubblica Italiana. E’ l’onorificenza assegnata dal presidente italiano Sergio Mattarella al sacerdote della Comunità di San Cristoforo di Gallarate, che durante l’emergenza coronavirus ha lavorato come medico all’ospedale di Busto Arsizio

Benedetta Capelli e Antonella Palermo – Città del Vaticano

I ferri del mestiere li conosce bene perché la sua “prima vita” era quella di un medico al Pronto soccorso di Legnano che, d’estate, partiva come volontario con l'associazione Cuamm, Medici con l'Africa. Don Fabio Stevenazzi, originario di Lozza, in provincia di Varese, nelle persone che cura vede l’immagine di Cristo. E’ un amore troppo grande quello che scopre e così sceglie di dire sì ad una nuova vita, la seconda. Nel 2014 diventa sacerdote della diocesi di Milano, prima viene impiegato negli oratori di Somma Lombardo e Mezzana poi la sua destinazione è Gallarate. In occasione del 2 giugno, Festa della Repubblica, il presidente Sergio Mattarella lo nomina, insieme ad altri 31 uomini e 25 donne, “Cavaliere della Repubblica” per essersi distinto nel servizio alla comunità durante l’emergenza coronavirus. Sopra la talare infatti don Fabio, grazie al permesso dell’arcivescovo di Milano Mario Delpini, sceglie di indossare ancora una volta il camice, mettendosi a disposizione dell’ospedale di Busto Arsizio.

“Non potevo solo coltivare l’orto”

Racconta questo particolare, don Fabio, in una videoconferenza organizzata dal Centro culturale Tommaso Moro di Gallarate. A circa duecento persone collegate on-line spiega la sua decisione di mettere da parte la passione del giardinaggio e di sospendere la coltivazione di patate e cipolle, che aveva iniziato nel terreno dietro la parrocchia, scegliendo di mettersi a disposizione. “Avevo letto di medici esausti dopo due settimane di turni massacranti negli ospedali della Lodigiana. Mi balenò l’idea di raggiungere Codogno”, i suoi superiori però lo fanno desistere. Quando tutta la Lombardia diventa zona rossa, scopre che l’ospedale di Gallarate cerca medici, dopo il parere favorevole della Curia, don Fabio Stevenazzi viene arruolato nel reparto Covid di Busto Arsizio. “Pur consapevole del pericolo non ho mai percepito – racconta il sacerdote - la paura per quello che stavo facendo”, spiega poi di non aver mai smesso di essere prete, racconta di aver confessato una persona e di aver dato l’estrema unzione”. A Pasqua era in corsia. “Sono passato davanti agli oblò delle camere di degenza con la stola bianca e – aggiunge - ho benedetto tutti, distribuendo un’immaginetta con il Risorto; penso che sia stato di conforto a molti”.

Una preghiera di lode

A Vatican News, don Fabio Stevenazzi ha consegnato un breve messaggio audio dopo l’onorificenza di Mattarella. Lo ha fatto per ringraziare i tanti che gli sono stati accanto in questi mesi, ringraziando il Signore “che nella sua bontà rende tutti noi poveracci degli strumenti del suo santo desiderio di bene per tutti i suoi figli”.

Ascolta il messaggio di don Fabio Stevenazzi

Carissimi amici, come ho avuto già modo di dire a tanti di voi in queste ore, penso che ciascuno dei tantissimi che hanno dato tanto, financo troppo al prossimo in queste settimane, penso anche a qualche amico medico che ha dato la vita addirittura, ma anche ai giovani della Caritas della mia città, agli operatori sanitari di Busto e di Gallarate, alle catechiste delle mie parrocchie che hanno contattato i ragazzi del catechismo con le videochiamate in questi giorni, ma anche al mio parroco, ecco tutti quanti devono sentire anche un po' loro le attenzioni che sto mio malgrado ricevendo. E’ quello che mi viene da dire semplicemente, una preghiera di lode e ringraziamento a colui che nella sua bontà rende tutti noi "poveracci" degli strumenti del suo santo desiderio di bene per tutti i suoi figli. Ecco di questo lo ringrazio e penso che possono ringraziarlo con me anche tutti quelli che mi conoscono e che sono gli amici e ci vogliamo bene nel nome del Signore. Buona giornata a tutti.

Grazie per aver letto questo articolo. Se vuoi restare aggiornato ti invitiamo a iscriverti alla newsletter cliccando qui

04 giugno 2020, 12:25