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Cei: più aiuti per le scuole paritarie a rischio sopravvivenza

I vescovi italiani preoccupati per il futuro delle scuole paritarie chiedono al Governo e al Parlamento di impegnarsi ulteriormente per assicurare a tutte le famiglie la possibilità di una libera scelta educativa

Tiziana Campisi - Città del Vaticano

Esprime forte preoccupazione la presidenza della Conferenza Episcopale Italiana per le scuole paritarie, a fronte della situazione economica che ne sta ponendo a rischio la sopravvivenza. La Cei rilancia così quanto espresso nelle scorse settimane da genitori, alunni e docenti, sottolineando che le paritarie svolgono un servizio pubblico caratterizzato da un progetto educativo e da un programma formativo perseguiti con dedizione e professionalità. In un comunicato, la presidenza della Cei specifica che le forme di sostegno del Decreto Rilancio per la riduzione o il mancato versamento delle rette dovuto alla sospensione dei servizi in seguito all’emergenza coronavirus ammontano a 65 milioni per le scuole dell’infanzia e a 40 milioni per le primarie e secondarie, a fronte di un miliardo e mezzo per tutta la scuola.

Assicurare la libera scelta educativa

Ora si chiede al Governo e al Parlamento di impegnarsi ulteriormente per assicurare a tutte le famiglie la possibilità di una libera scelta educativa. La Cei ricorda inoltre che le scuole paritarie permettono al bilancio dello Stato un risparmio annuale di circa 7mila euro ad alunno e che indebolirle significherebbe dover affrontare un aggravio di diversi miliardi di euro. “Come presidenza della Cei chiediamo con forza che non si continuino a fare sperequazioni di trattamento, riconoscendo il valore costituito dalla rete delle paritarie” si legge nel comunicato, dove si precisa che è allo studio la possibilità di contribuire al sostegno di alcune migliaia di studenti della scuola paritaria secondaria di I e II grado. Si tratterebbe di un aiuto straordinario alle famiglie più in difficoltà, da imputarsi al bilancio Cei del 2020, attraverso circa 20mila borse di studio per agevolare l’iscrizione al prossimo anno scolastico.

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18 maggio 2020, 16:10