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Caritas: Laudato si', guida all’impegno di domani

Nel 55.mo dossier della Caritas, il dopo coronavirus viene riletto secondo gli spunti contenuti nell’Enciclica di Papa Francesco, a 5 anni dalla sua pubblicazione

Tiziana Campisi – Città del Vaticano

L’influsso della Laudato si’ dal giorno della sua pubblicazione, 5 anni fa, e l’emergenza coronavirus che i cinque continenti stanno affrontando. A questi due temi Caritas Italiana dedica il suo 55.mo Dossier con Dati e Testimonianze (DDT), dal titolo “Sviluppo umano integrale al tempo del coronavirus. Ipotesi di futuro a partire dalla Laudato si’”. Il 24 maggio del 2015 Papa Francesco firmava la lettera Enciclica che nello sviluppo umano integrale riconosce i diritti di ogni persona nel pianeta - la casa comune -, cinque anni dopo la diffusione della Covid-19 rilancia i suoi contenuti ricchi di spunti fondamentali per leggere i “segni dei tempi” e attivare cambiamenti. Da molti anni ormai gli scienziati avevano messo in guardia sulla possibilità del passaggio di agenti infettivi da varie specie animali all’uomo, si legge in un comunicato di Caritas Italiana che avverte della possibilità di epidemie anche in futuro, soprattutto a causa della pressione esercitata dal genere umano sull’ambiente.

Nuove piste di riflessione

Caritas Italiana sottolinea poi che è importante riflettere sull’equilibrio tra il controllo della pandemia (spesso attraverso un irrigidimento delle tecniche di controllo), e necessari contrappesi, sia sul piano della trasparenza informativa che sul piano delle iniziative della società civile. Sicuramente oggi va riletta La Laudato si’ di Papa Francesco che dice parole profetiche sul rischio delle crescenti diseguaglianze e conflittualità, sulla necessità di stabilire una nuova alleanza tra umanità e natura, sull’urgenza di riformare profondamente i principi alla base di una economia e una società che sembrano avere l’esclusione e lo scarto come conseguenza necessaria. Il nuovo dossier della Caritas segnala alcune piste di riflessione su come la visione delineata dalla Dottrina Sociale, in particolare a partire dall’Enciclica, possa aiutare ad un’inversione di rotta, dando un contributo attivo e responsabile per un futuro più giusto e rispettoso della dignità di tutti nel tempo del “dopo Covid-19”.

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22 maggio 2020, 16:43