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La croce è speranza La croce è speranza

Preghiera e carità nella Via Crucis dell'Unitalsi

Volontari, sacerdoti, ammalati, giovani e meno giovani vivranno oggi nei riti del Venerdì Santo un momento di preghiera davvero speciale. Tutti accomunati da un grande senso di appartenenza a questa associazione e al suo carisma di carità verso chi è nella sofferenza e nella malattia

Andrea De Angelis - Città del Vaticano

“In questi giorni offrirò la messa per gli ammalati di coronavirus, per i medici, gli infermieri, per i volontari che aiutano tanto, i familiari, per gli anziani che stanno nelle case di riposo”. Così, lo scorso 9 marzo, Papa Francesco nel primo appuntamento delle 7 del mattino con la Messa a Casa Santa Marta in tempo di pandemia. Parole, quelle, che rilette dopo un mese di distanza commuovono, pensando allo straordinario contributo di chi dona il proprio tempo al prossimo. Fino al sacrificio della propria vita. Sono numerosi - Francesco lo ha ricordato ieri alla messa in Coena domini - i sacerdoti morti per essere vicino ai malati. Così come sono tantissimi coloro i quali non hanno arrestato la straordinaria macchina della solidarietà anche davanti alla seria minaccia della pandemia. Tra loro c’è anche l’Unitalsi, acronimo di Unione Nazionale Italiana Trasporto Ammalati a Lourdes e Santuari Internazionali, che mostra il suo volto a chi ne ha bisogno anche ora che i pellegrinaggi sono sospesi. 

Un Venerdì Santo speciale

La Via Crucis ideata dall’Unitalsi alle 15.00 di oggi, sarà guidata da monsignor Luigi Bressan, Arcivescovo emerito di Trento e Assistente nazionale Unitalsi. L’idea nasce dalla volontà di riunirsi in preghiera in un momento tanto particolare, ed ogni “stazione” della Via Crucis verrà recitata da rappresentanti dell’associazione, con contributi provenienti da tutte le regioni italiane. Volontari, sacerdoti, ammalati, giovani e meno giovani. Non mancheranno testimonianze dell’impegno che l’Unitalsi sta producendo in tutta Italia in questi giorni difficili: medici di base, medici nei reparti di anestesia e rianimazione, infermieri, soccorritori e volontari. Persone che hanno trovato un modo nuovo e diverso per stare accanto alla fragilità, ad esempio producendo mascherine o distribuendo pacchi viveri.

“Tu sei importante per me”

In questo momento la vicinanza alle persone fragili è ancora più preziosa, importante. Decisiva. Ne è convinta Gisella Molina, consigliere nazionale Unitalsi, che nell’intervista a VaticanNews sottolinea come “la preghiera sia anche una carezza virtuale” per le persone che seguiranno la Via Crucis. “Tu sei importante per me: questo dobbiamo non solo dire, ma far sentire quotidianamente alle diverse anime dell’associazione”, aggiunge Molina, sottolineando poi come “la creatività della solidarietà si stia manifestando in questi giorni in ogni regione italiana”.

Ascolta l'intervista a Gisella Molina

Le diverse anime dell’associazione 

Alla Via Crucis saranno rappresentate anche le diverse realtà che simboleggiano le attività che l’associazione svolge su tutto il territorio nazionale: le famiglie dei bimbi ricoverati nei più importanti ospedali pediatrici d’Italia ospitate nelle case del Progetto dei Piccoli, gli ospiti e i volontari delle Case Famiglia ed i ragazzi e le ragazze del Servizio Civile Universale. Tra i partecipanti, anche un rappresentante dei presidenti di sezione e di sottosezione, un volontario dal suo letto di ospedale ed uno dei referenti dei giovani dell’Unitalsi che hanno scritto i testi di questa Via Crucis. L’evento sarà trasmesso attraverso il sito ed i profili social dell’Unitalsi e su TRM Network, canale 519 di Sky.
 

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10 aprile 2020, 10:53